giovedì 17 gennaio 2013

Orgogliosi di essere mugugnoni


“Ci sono ambienti dell'economia e della società civile cittadina affezionati alla lamentazione e al mugugno, una "cultura" che rischia di essere letale con le sue tossine di rassegnazione e accidia.

Questo, e altro,  scrive il Sindaco Massimo Federici nel suo messaggio ai cittadini della Spezia.
Federici non è un unicum ma è espressione della casta dominante nel Golfo e nella Provincia, espressione di quella “cultura” che, con le sue tossine di autoreferenzialità, supponenza e antidemocraticità da molto tempo considera i cittadini sudditi che devono essere svegliati dal letargo solo quando devono votare.
A Federici hanno magistralmente risposto Rino Tortorelli e Marco Grondacci con argomentazioni che condividiamo in toto.

Vogliamo aggiungere qualche considerazione rapportata al comune di Porto Venere.
Dichiariamo di essere orgogliosi delle accuse che usualmente ci vengono rivolte, cioè di essere sempre ostili, di essere mugugnoni senza essere costruttivi, di essere faziosi, di spargere fango, di non condividere per partito preso le politiche poste in atto sul territorio, ecc.
Tutte queste accuse derivano dalla nostra esigenza di:

    volere che venga valorizzata, come un bene essenziale per la qualità della vita, la partecipazione che, nonostante la cappa opprimente in cui siamo costretti a vivere, molti cittadini cercano di praticare e allargare    
 - volere che questa partecipazione venga effettivamente praticata dall’amministrazione con chiare e condivise metodologie di attuazione e non con episodici e devianti interventi (per esempio il Percorso partecipativo sull’Olivo divenuto poi Percorso di ascolto attivo)


 
-        volere che vengano chiaramente esplicitati e discussi indirizzi politici che sono alla base della programmazione e gestione del territorio (modello di sviluppo economico della comunità, promozione del vivere sociale, modalità di salvaguardia della qualità della vita, ecc.
-        volere che le procedure amministrative siano trasparenti e corrette e che i cittadini vengano consultati in itinere e non informati a cose fatte (quando vengono informati)
-        volere che una Amministrazioni eletta riferisca solo ai cittadini e non a poteri forti che stanno sopra le nostre e le loro teste
-        volere il rispetto per l'ambiente e la tutela del nostro territorio e quindi la valorizzazione e il recupero dell’esistente, anziché approvare colate di cemento che hanno l'unico scopo di favorire gli interessi economici dei soliti noti, grandi o piccoli che siano. Ci riferiamo a Fornace, Peep, alberghi, mega parcheggi, opere sulla Palmaria, ecc.
-        volere attenzione per la nostra salute, quindi che si pongano in essere tutte le verifiche, le prescrizioni e le cautele anche quando queste andassero contro interessi economici dei soliti noti, uno su tutti l’Enel. Vorremmo che fossero periodicamente monitorati e divulgati i dati che riguardano la salubrità del territorio in cui viviamo (per esempio dove scaricano le nostre fogne, qual è lo stato di salute del nostro mare, qual è la qualità dell’aria, quali sono gli effetti delle lavorazioni nocive, ecc.)
-        volere che venga rivolta una attenzione particolare al territorio e alla sua messa in sicurezza, anche quando spendere i soldi in tali opere significherebbe toglierli da capitoli che danno una maggiore visibilità al momento delle elezioni. Non vorremmo più sentire parlare con tono fatalistico di “fatti alluvionali” considerando i danni prodotti come dovuti esclusivamente alla eccezionalità degli eventi metereologici.
-        volere che le promesse elettorali non siano solo uno strumento demagogico per raccogliere voti ed essere poi volutamente dimenticate appena passate le elezioni.
Per esempio, copiamo dal programma elettorale del 2008 con il quale è stata eletta l’attuale Amministrazione: 
No indiscusso ed inequivocabile all’ampliamento dello stabilimento di Panigaglia e avvio di un progetto serio e credibile sui destini dell’area attualmente occupata dallo stabilimento.
Ancora: Rendere fruibili e ampliare gli accessi pubblici al mare, restituendo all’uso pubblico  aree cantieristiche e  vaste concessioni demaniali ,  un tempo risorsa per il lavoro  di  molti  ed  oggi solo un vantaggio riservato a pochi  privilegiati, a discapito dell’uso collettivo.
E ancora: E’ necessario migliorare la conoscenza e favorire l’accessibilità dei cittadini a tutti gli atti pubblici, alle scelte urbanistiche, alle operazioni edilizie ed agli indirizzi finanziari dell’amministrazione, favorendo la pubblicizzazione attraverso gli strumenti ordinari ed il sito informatico del comune.
E ancora: Revisione dell’operato della “Portovenere Sviluppo e Valorizzazione Immobiliare SPA”, attualmente causa di sprechi economici ed esclusa dal controllo dei cittadini, mediante iniziative immediate volte ad una trasformazione in società di scopo per gli interventi in corso di attuazione, in prospettiva poi della liquidazione.
E ancora: Istituire momenti di condivisione delle scelte con la cittadinanza, attraverso  incontri specifici di verifica dell’azione amministrativa, scadenzati nel tempo, per  aggiornare e monitorare gli effetti della politica adottata e correggerla  se necessario con il contributo di tutti.
E ancora: Incentivare  le occasioni di scambio e di contatto con le realtà locali per incrementare l’apporto ed il contributo dei cittadini alle scelte  del  nostro Comune.
Eccetera, eccetera, eccetera

Ci auguriamo che l’Amministrazione che uscirà dalle prossime elezioni di primavera sia capace di instaurare un rapporto corretto e democratico con i cittadini ascoltandoli e rispondendo alle loro istanze. 
Pensiamo infatti che per raggiungere uno sviluppo armonioso e equilibrato della comunità sia indispensabile privilegiare il confronto democratico  e costruttivo con cittadini non più considerati sudditi.

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