venerdì 21 giugno 2024

La Soprintendente spettinata


Nel ricorso al Difensore Civico della Regione Liguria un capitolo tratta dello scambio tra la Soprintendenza e il Comune di Porto Venere. Scrive il Difensore Civico alla Soprintendenza il 7 gennaio 2022 dopo aver ricevuto il nostro ricorso: “Considerato che l’isola Palmaria è interessata dal vincolo paesistico di cui al D.M. 13/12/1941, la previsione di inserimenti di manufatti potenzialmente idonei a confliggere con il complesso sistema della tutela paesaggistica e della Convenzione Europea sul Paesaggio, mi porta a richiedere quali prescrizioni ha emanato codesta Soprintendenza dirette ad evitare possibili alterazioni del paesaggio”.

La Soprintendenza risponde allegando due note inviate al Comune di PV.

Nella prima, aprile 2021, dopo aver ricordato che Palmaria è SIC, Sito Unesco, Parco, Zona Speciale di Conservazione e aver richiamato le norme del PUC, la Soprintendenza esprime preoccupazione e richiede che “venga concordata, anche per le vie brevi, una data per lo svolgimento di un sopralluogo congiunto che consenta l'analisi diretta della zona, in considerazione del suo elevatissimo valore paesaggistico.

venerdì 14 giugno 2024

Ordinaria non trasparenza

 



Uno degli ultimi post sulla nostra pagina Facebook terminava sottolineando l’importanza della trasparenza e della partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Quella che vogliamo raccontarvi oggi è una storia di non trasparenza, anzi, proprio di occultamento degli atti.

La vicenda risale a più di due anni fa ed è attinente al “Progetto per la riqualificazione dell’area ex cava Carlo Alberto con ricomposizione del fabbricato esistente ad uso ristorante e realizzazione di stabilimento balneare” di cui si è trattato nell’ultimo Consiglio Comunale di Porto Venere.

Quello che leggerete sotto fa parte di un dettagliato ricorso al Difensore Civico della Regione Liguria al quale ci siamo rivolti il 27 dicembre 2021 per avere atti e documenti che avrebbero dovuto essere pubblici e a disposizione di tutti i cittadini.


lunedì 15 aprile 2024

Condominio Palmaria

                         

E’ stata approvata dal Consiglio Comunale di Porto Venere una mozione, presentata dalla consigliera di minoranza Sacconi, gruppo Lista La Civica, che consente lo spacchettamento dei beni in vendita sull’isola Palmaria. Di questi beni abbiamo parlato più volte e abbiamo più volte denunciato il vizio o, meglio, i vizi di fondo, le assenze e la visione puramente imprenditoriale, economica e finanziaria sulla gestione del territorio, vizi che hanno portato alla messa in vendita di questi beni.

Riassumiamo brevemente:

- il Protocollo di Intesa che più volte ripete che questi beni erano in uso alla Marina Militare e che questo passaggio doveva avvenire senza oneri per le amministrazioni QUI

- il successivo avvio del Masterplan che prevede una profonda trasformazione dell’isola QUI

- l’Accordo di Programma che stabilisce quali beni sia possibile vendere e quale quota del ricavato debba essere destinata alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei beni che rimangono alla Marina Militare 


Ai beni restituiti dalla Marina si sono poi aggiunti altri terreni e fabbricati che l’Agenzia del Demanio ha trasferito nella disponibilità del Comune di Porto Venere.

Nonostante le numerose proteste dei cittadini tutto è andato avanti speditamente e si è giunti alla messa all’asta di due lotti del valore iniziale complessivo di 12.101.534, 80 euro così suddivisi: primo lotto 8.239.624,53 e secondo lotto 3.861.907,27 euro.

Due aste sono andate deserte e il Consiglio Comunale ha quindi preso, alla quasi unanimità la decisione dello spacchettamento dei beni: hanno votato a favore tutti i consiglieri di maggioranza insieme a Sacconi e a un altro consigliere di minoranza, Farnocchia, gruppo Insieme alla gente, si è astenuto il consigliere Negro gruppo Porto Venere Civica

sabato 16 marzo 2024

Osservazioni all'aggiornamento PEE 2020-2022

 

                                                                              Emissioni dal vent di Panigaglia registrate con termocamera

                                                                 

Pubblichiamo le Osservazioni alle proposte di modifica al Piano di Emergenza Esterna del rigassificatore di Panigaglia pubblicate nel sito della Prefettura QUI e in quello del Comune di Porto Venere.  Ringraziamo l’ing. Vittorio Gasparini per i puntuali e preziosi suggerimenti tecnici e il giurista ambientale Marco Grondacci i cui scritti ci guidano nei meandri delle normative.

Queste Osservazioni sono state inviate tramite pec alla Prefettura della Spezia


Premessa

La popolazione è chiamata a presentare Osservazioni alle modifiche al P.E.E. edizione 2020-2022, che saranno apportate sulla base dei dati forniti dal gestore dello stabilimento della GNL Italia e pubblicati nella nota Informativa alla popolazione. Questo Piano e le modifiche che si vanno ad approvare sono redatti sulla base del D.Lgs.105/2015 e delle conseguenti Linee Guida predisposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (ultimo aggiornamento delle Linee Guida nel 2021). Il Piano prende in considerazione eventi che possano avere ricadute su aree esterne allo stabilimento. Da queste premesse partono le Osservazioni dell’Associazione Posidonia che riprendono anche le Osservazioni presentate alla Prefettura nell’ottobre 2019 e quelle presentate all’AdSP nel novembre 2022 e nell’aprile 2023


Cosa si intende per stabilimento, impianto e infrastrutture connesse. L’articolo 3 del D.Lgs. 105/2015 fornisce le seguenti definizioni:

«stabilimento»: tutta l’area sottoposta al controllo di un gestore, nella quale sono presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse; gli stabilimenti sono stabilimenti di soglia inferiore o di soglia superiore;

«impianto»: un’unità tecnica all’interno di uno stabilimento e che si trovi fuori terra o a livello sotterraneo, nel quale sono prodotte, utilizzate, maneggiate o immagazzinate le sostanze pericolose; esso comprende tutte le apparecchiature, le strutture, le condotte, i macchinari, gli utensili, le diramazioni ferroviarie private, le banchine, i pontili che servono l’impianto, i moli, i magazzini e le strutture analoghe, galleggianti o meno, necessari per il funzionamento di tale impianto;


Appare evidente che non solo le apparecchiature presenti nella baia di Panigaglia fanno parte dello stabilimento ma anche le condotte, quindi il gasdotto, e quanto è necessario per il funzionamento dell’impianto, comprese le navi gasiere, le bettoline per il trasporto di GNL in Sardegna e per il bunkeraggio di navi alimentate a GNL all’interno del Golfo e il Ro-Ro che trasporterà le autocisterne attraverso il Golfo


sabato 16 dicembre 2023

Asta dei beni sull'isola Palmaria

 


Anche la seconda asta, ribassata, per la vendita dei beni della Palmaria è andata deserta

Questo conferma quella che è sempre stata la nostra convinzione, che si tratti di un’operazione fallimentare per il nostro Comune, portata avanti solo a beneficio di rapaci investitori ma con nessun ritorno per la nostra comunità, nemmeno quello economico così sbandierato. Anzi, sul nostro Comune incombe la prospettiva di un fallimento economico che, in base all’accordo capestro sottoscritto con la Marina Militare, lo porterà alla bancarotta.

venerdì 8 dicembre 2023

IO L'OTTO

 


IO L’OTTO contro le grandi opere inutili, dannose e imposte

L’8 dicembre 2005 la popolazione della Val di Susa, guidata dai sindaci dei paesi della Valle, riconquistò il presidio NoTAV di Venaus, sgomberato due giorni prima in modo brutale dalle forze dell’ordine per allestirvi il cantiere del TAV, opera già allora palesemente inutile.

Da allora quella data viene ricordata ogni anno ed è stata istituita, con lo slogan IO L’OTTO, la giornata nazionale di lotta contro le grandi opere inutili, dannose e imposte.

In molti luoghi e città d’Italia ci saranno manifestazioni e flash mob per denunciare e contrastare tutte le opere inutili che dilagano da nord a sud, oltraggiando i territori, esponendo i cittadini a gravi rischi e espropriandoli dei loro diritti. Sono opere che portano vantaggi solo alle grandi società che le realizzano e le gestiscono, mentre sui cittadini vengono riversati i costi, non solo economici.

domenica 3 settembre 2023

Controrisposta alla Sindaca




Abbiamo letto sulla stampa la risposta della Sindaca di Porto Venere alle nostre richieste di chiarimento sull’evento del 28 agosto u.s. verificatosi a Panigaglia QUI. La Sindaca fa sua la spiegazione dei vertici dello stabilimento GNL Italia e aggiunge alcune sue considerazioni.

Diciamo subito che non siamo soddisfatti della risposta avuta che non risponde alle nostre richieste riguardanti l’attivazione delle procedure di emergenza e gli obblighi di informazione alla popolazione. Alcune considerazioni su questa risposta:

- nella dichiarazione della Società viene fornita una descrizione dell’accaduto che parrebbe non coincidere con quanto evidenziato dal filmato in circolazione in questi giorni. Dall’esame di questo filmato sembrerebbe che il calo di tensione sia stato causato proprio dal fulmine che ha innescato l’incendio del gas, gas che quindi stava già uscendo prima del calo di tensione. Del resto la società stessa ammette emissioni volontarie o fuggitive generate dal normale esercizio di impianto, così le definisce, che ha quantificato nella relazione finanziaria del 2020 per Panigaglia in 1.300.000 metri cubi impegnandosi, nella relazione 2022 , a ridurle del 28% entro il 2025.

Risposta di GNL Italia e del Sindaco

 Pubblichiamo la risposta del Sindaco del Comune di Porto Venere diffusa tramite stampa il giorno 1 settembre 2023

In riferimento alle richieste di chiarimenti sollevate dall’Associazione Posidonia con una lettera inviata al Sindaco del Comune di Porto Venere, Francesca Sturlese, riportiamo quanto inviato da Gnl Italia per spiegare l’accaduto:

Nella notte tra 27 ed il 28 agosto, a causa di un momentaneo distacco della rete elettrica in Alta Tensione di TERNA, l’impianto di rigassificazione di Panigaglia è entrato in blocco con interruzione delle attività di rigassificazione, come previsto dalle procedure di sicurezza.
In queste situazioni, alcune parti dell’impianto si depressurizzano convogliando piccoli quantitativi di gas al vent principale, localizzato in idonea area con scarico in quota.
Uno dei numerosi fulmini che hanno interessato la zona, ha innescato questo gas dando origine alla fiamma. Eventi simili a questo sono già occorsi in passato proprio perché previsti dai dispositivi di sicurezza appositamente progettati.

mercoledì 30 agosto 2023

Lettera aperta alla Sindaca del Comune di Porto Venere





Gentile Signora Sindaca 

nella notte tra il 27 e il 28 agosto il nostro golfo è stato interessato da una violentissima scarica di fulmini che hanno colpito anche il rigassificatore di Panigaglia. Il 29 agosto Il Secolo XIX riporta una ricostruzione dell’accaduto “confermata da qualificate fonti all’interno di GNL Italia”: per un guasto alla rete elettrica ad alta tensione di Terna l’impianto è entrato momentaneamente in blocco e “quando questo si verifica, l’impianto emette delle piccole fuoriuscite di gas dal vent principale. Uno dei numerosi fulmini che hanno interessato la zona ha innescato questo gas provocando la fiamma sulla linea del vent”. Quindi la fiamma non è stata accesa volontariamente dagli addetti, come successo più volte in passato, ma il gas che stava fuoriuscendo (e che fuoriesce ogni giorno come documentato da termocamera e come dichiarato anche da Snam) è stato innescato da un fulmine. 

giovedì 24 agosto 2023

Oggi ripasso

 


Oggi ripassiamo alcuni articoli della Costituzione Italiana, la Legge fondamentale della nostra Repubblica, ancora poco conosciuta. Gli articoli che andiamo a rileggere riguardano l’uguaglianza tra i cittadini e alcuni loro diritti


Art 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.


Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni e censure.