lunedì 23 giugno 2025

I nostri paesi meritano di più

 


Con questo scritto vogliamo manifestare la nostra indignazione per la vergogna che offre alla vista l’ex campo sportivo del Fezzano, luogo abbandonato a se stesso e all’incuria. Questo spazio è stato recentemente oggetto di progetti faraonici, anche in conflitto tra loro, per finire poi nello stato di abbandono visibile a chiunque transiti lungo la strada per Porto Venere. Come abbiamo sempre sottolineato i nostri paesi hanno bisogno di ordinaria amministrazione e di decoro, non di voli pindarici che si rivelano poi quasi sempre irrealizzabili e che servono solo a finanziare progettisti.

Per chiarire la nostra visione abbiamo deciso di pubblicare un estratto da un documento del 2007 elaborato da I Cantieri dell’Urbanistica Partecipata, ed esattamente la parte relativa al Campo del Fezzano. Riprendiamo anche una parte delle considerazioni generali che dovrebbero rimanere secondo noi alla base di ogni visione sul territorio e che offriamo alla riflessione e alla discussione.

I documenti completi, sia quelli de I Cantieri che il progetto del nuovo stadio approvato nel novembre 2021, sono a disposizione di chiunque desiderasse consultarli.


giovedì 22 maggio 2025

Attenzione premiata

 



Sull’isola Palmaria, Parco Naturale Regionale di Porto Venere, partiranno a breve “Lavori di manutenzione straordinaria e asfaltatura strada comunale Via Cavour”. Si tratta della strada che dal Terrizzo sale fino al Forte Cavour e raggiunge la Batteria Sperimentale dove ha (o aveva?) sede il Centro di Educazione Ambientale del Parco. 

Nel progetto presentato, e approvato ora con Conferenza dei Servizi decisoria, è evidenziato l’ultimo tratto di questa strada, sempre stato “bianco”, come “tratto da asfaltare” in contraddizione con il vigente Piano del Parco che proibisce ogni nuova asfaltatura. 

Ci sono nel progetto anche altri particolari non in linea con il citato Piano del Parco, come per esempio i cordoli in cemento ai lati della strada e il tipo di materiale da utilizzare nei tratti di strada che devono essere risanati. 

Per tutti questi motivi il biologo Fabio Giacomazzi, coautore con noi del Libro Bianco sul Parco e anima del Centro Monitoraggio Parco che ne è derivato, ha inviato una segnalazione alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la Provincia di La Spezia.

giovedì 1 maggio 2025

Il Parco dov'è?

 


L’Associazione Posidonia e Fabio Giacomazzi, biologo di Legambiente, replicano alle dichiarazioni riportate nell’articolo pubblicato il 29 aprile su Il Secolo XIX con il titolo “Porto Venere assente agli eventi sul Tino”



Apprendiamo con sconcerto, ma purtroppo senza eccessivo stupore, che le visite all’isola del Tino “sono regolate da accordi specifici tra Marina e CAI, con limiti di frequentazione perché non ci sono i cessi”, come dichiarato dal Consigliere Comunale Balzarotti.

La prima obiezione, che non è solo formale, riguarda questi “accordi specifici” che non sono mai stati resi noti. Trattandosi di un bene di tutti i cittadini, e di un bene preziosissimo quale è l’isola del Tino, crediamo che non dovrebbe esserci bisogno di fare richiesta per avere il testo di questi accordi ma che dovrebbe essere un dovere dell’Amministrazione portarli a conoscenza di tutti.

venerdì 4 aprile 2025

Dichiarazioni non conformi

 


                                 4 alla volta trasportati dal Ro-Ro da Panigaglia all'ex molo Enel


Articoli di stampa di queste ultime settimane hanno riportato alla ribalta le nuove funzioni che saranno aggiunte al rigassificatore di GNL Italia presente nella baia di Panigaglia. Stiamo parlando delle funzioni di truck loading e di vessel reloading sulle quali abbiamo già scritto QUI.

La prima, cioè il caricamento su autobotti di gas naturale liquefatto per essere poi trasferite al di là del golfo, è stata autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in concerto con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con Decreto del 24 febbraio 2023.

Il Ministero, Direzione generale Infrastrutture e Sicurezza, a seguito di istanza presentata dalla Società, aveva indetto a aprile 2021 la Conferenza dei Servizi comunicando con chiarezza ai soggetti coinvolti che

nel procedimento autorizzativo era da intendersi inclusa anche la parte del progetto relativa alle attività di trasferimento delle autocisterne tramite traghetto Ro-Ro, nonché la parte riguardante il Comune di La Spezia, e che quindi l’eventuale autorizzazione rilasciata alla GNL Italia Spa avrebbe riguardato il progetto nel suo complesso”.


domenica 2 marzo 2025

3. La storia dà torto e dà ragione

 


Da riscontri effettuati dall’Ufficio Tributi del Comune di Porto Venere negli anni 2004/2005 emerge che lo stabilimento Snam risulta accatastato in minima parte e in una categoria, la E9, che il Comune ritiene inadeguata alla tipologia dell’impianto. Nella categoria E sono infatti inseriti i fabbricati destinati all’interesse pubblico o ad attività e a funzioni speciali e di pubblica utilità. Nella categoria E9 sono inseriti, per esempio, discariche, magazzini e stabilimenti per attività consortili, edifici destinati a acquedotti civici, mattatoi, lavatoi, campi sportivi e simili. I fabbricati del gruppo E sono esentati dal pagamento dell’IMU e da altre imposte su immobili e fabbricati.


venerdì 28 febbraio 2025

2. La storia non ha nascondigli

 


L’Accordo del ‘96 ha tra le sue finalità la riqualificazione di due aree verdi, una lato Fezzano e una lato Pezzino, nonché la trasformazione funzionale di una parte degli immobili dello Stabilimento e la riclassificazione urbanistica delle aree indicate nel Piano Particolareggiato.

Riprendiamo in particolare due articoli:

Articolo 3, Oggetto dell’Accordo, “In coerenza con le finalità come sopra enunciate, l’Accordo ha pertanto specificamente per oggetto l’approvazione di un progetto che prevede:

  1. la demolizione di alcuni edifici esistenti;

  2. la realizzazione di un nuovo edificio ad uso officine, magazzini, ricovero automezzi ed uffici tecnici;

  3. la riclassificazione urbanistica a “verde pubblico” (F3) di un’area di mq 3.914 sottostante e antistante Cà Bertocchi, precedentemente classificata “zona boschiva attrezzata” (E3) e “Parco con Ville” (C9);

  4. la riclassificazione urbanistica a “verde privato Pezzino Basso” (C9/VP), di un’area di mq 2.500, sita in località Pezzino Basso, precedentemente classificata “verde pubblico” (F3);

  5. il completamento della passeggiata a mare “Le Grazie”;

  6. la monetizzazione degli oneri finanziari connessi alla realizzazione delle opere di riqualificazione paesistico-ambientale dell’area dello Stabilimento e alla realizzazione delle opere di cui alle lettere a) e b) che precedono.”


giovedì 27 febbraio 2025

1. La storia siamo noi

 


Dopo la notizia dell’attentato alla petroliera al campo boe di Vado Ligure anche a Panigaglia sono aumentate le misure cautelari contro atti di terrorismo. Il provvedimento maggiormente avvertito dai cittadini è stato la chiusura del sentiero che costeggia per un breve tratto la parte della baia lato Fezzano. Più e più volte siamo intervenuti sui rischi connessi alla presenza stessa dello stabilimento nel nostro territorio, citando sempre anche il rischio terrorismo, e ci ritorneremo ancora. In questo post vogliamo ripercorrere la storia di questo sentiero, storia emblematica dei rapporti tra Amministrazione Comunale e Società GNL Italia, che ha origini lontane e che merita di essere conosciuta.

Nel luglio 1987 Snam presenta, al Ministero dell’Industria e al Comune di Porto Venere, istanza di ristrutturazione per poter lavorare gas di tipo leggero. Il Comune di Porto Venere esprime parere dubitativo mentre il Ministero dell’Industria da l’assenso alle modifiche richieste,

Nel maggio 1988 viene sottoscritto tra Comune e Snam un Protocollo di Intesa per uno studio di fattibilità per un progetto calibrato sia sulle esigenze della Società che sulla conformazione della baia. Nella prima metà del 1989 viene presentato il Piano che prevede l’interramento dei serbatoi sotto il monte Castellana e l’aumento della loro capacità oltre a un nuovo assetto anche del pontile di attracco. La popolazione si oppone duramente e il progetto, che pure gode del favore dell’Amministrazione, viene accantonato.

sabato 28 dicembre 2024

Tacciano le armi

 


Il Consiglio Comunale di Porto Venere nella seduta del 23 dicembre u.s. ha respinto a maggioranza l’o.d.g. sul riconoscimento dello Stato di Palestina proposto da ANPI Nazionale, ARCI e molte altre sigle che operano per la pace e in difesa dei diritti dei popoli. L’o.d.g. chiedeva il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina ritenendolo un passo fondamentale per equiparare la sua condizione sul piano politico a quella degli altri Stati, per riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno stato da parte dei palestinesi e per ribadire le tutele previste dal Diritto Internazionale. Non sono più sufficienti le dichiarazioni di condanna delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea ma occorre una ferma presa di posizione per fermare il massacro che si sta attuando nella striscia di Gaza e porre fine all’occupazione militare israeliana.

L’o.d.g. è stato letto in Consiglio Comunale da uno dei consiglieri di minoranza, è stata letta un’intervista al coordinatore uscente delle Nazioni Unite sul fallimento della diplomazia, ma nulla da fare. La posizione della maggioranza è stata espressa da sindaco e vicesindaco secondo i quali si tratta di una questione soggettiva e il C.C., la casa dei cittadini, non è luogo in cui parlarne.

giovedì 19 dicembre 2024

Un nuovo traghetto nel Golfo

 


E’ sbarcato a Spezia proveniente da Rotterdam il nuovo traghetto Ro-Ro completamente elettrico acquistato da GNL Italia. Il mezzo “sarà funzionale al progetto di truckloading che prenderà il via nel primo trimestre del 2025 presso il terminale di Panigaglia” come dichiarato dalla stessa società a Shipping Italy.


La nostra ferma contrarietà alla presenza del rigassificatore nel golfo così come le nostre obiezioni al progetto di truckloading QUI
, caricamento su autobotti del gnl, e anche al progetto di vesselreloading, che comporterà l’ingresso in golfo e l’attracco al pontile del rigassificatore di metaniere molto più grandi di quelle che abbiamo visto finora e in numero molto più alto rispetto all’attuale, sono sempre state e rimangono di due tipi.

mercoledì 11 dicembre 2024

Anche qui può succedere

 


Quel luogo è inappropriato per le funzioni che lì vengono svolte. Capisco che c’è perché quando fu realizzato alla fine degli anni ‘50 si prevedeva lì l’uscita e l’entrata dell’autostrada, era tutta aperta campagna, e si presentava appropriato, ma oggi no”. Questo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in Consiglio Regionale dopo il grave incidente avvenuto in un deposito di idrocarburi a Calenzano.

Le stesse cose non si potrebbero dire per il rigassificatore di Panigaglia. Costruito alla fine degli anni ‘60, era già allora collocato in un sito palesemente inadeguato per la vicinanza ai centri abitati e la mancanza di vie di fuga. Da sempre esiste un’unica via che percorre la costa ovest del golfo collegando tra loro i paesi che vi si affacciano. Ma seguendo un copione che si è consolidato e affinato nel tempo, già nel 1966 partì a favore dell’impianto una campagna di stampa che, abilmente guidata, definiva la baia di Panigaglia come una “squallida fetta di terra quasi disabitata…. dal suolo acquitrinoso ….. definita dagli indigeni costa maledetta…”. Campagna che proseguì nel 2008 al momento della richiesta di quasi triplicazione dell’impianto quando, sul settimanale L’Espresso del 26 giugno, il rigassificatore di Panigaglia venne chiamato “un tesoro nel Golfo”, si definì la piccola baia “un luogo quasi abbandonato” e lo specchio d’acqua del Golfo “piatto e silenzioso”.