Olivo


Progetto di riqualificazione "Seno dell'Olivo" 

Tutta la documentazione è reperibile nel sito ufficiale del Comune di Porto Venere. Anche la presentazione qui di seguito è tratta dal sito del Comune, pubblicata a inizio 2011

  Presentazione Percorso Partecipativo

                

Obiettivo del percorso

La scelta di attivare una procedura partecipativa nell'ambito territoriale del Seno dell'Olivo è scaturita dalla necessità di definire una ipotesi progettuale conciliando le diverse istanze dei portatori di interessi che insistono nella zona (operatori economici, comitati di residenti e associazioni locali, concessionari a vario titolo e istituzioni). La scelta è ricaduta sull'area in argomento in quanto non esistono progettualità a livello avanzato fatta eccezione per le proposte progettuali avanzate nell'ambito del Piano Urbanistico Operativo dell'Olivo che saranno comunque esaminate in sede di percorso partecipativo.

Descrizione dell'area interessata al progetto

L'intervento di riqualificazione coinvolge aree demaniali marittime e gli specchi acquei antistanti, dal confine con lo stabilimento balneare antistante la struttura alberghiera "Royal Sporting", il percorso pedonale di II° Traversa Olivo fino ad arrivare alla spiaggia pubblica ed alla struttura turistico-balneare denominata "Le Terrazze". Il progetto interessa aree e specchi acquei in concessione demaniale al Comune di Porto Venere e ad altri soggetti quali società ed associazioni sportive.
L'area interessata dall'intervento ricade nel vigente Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) del Comune di Porto Venere in ambito R10.5 (olivo ex cava vespa) e R11.1 (aree pubbliche e passeggiata lungo la costa). L'ambito interessato è, inoltre, inserito nel vigente Progetto di utilizzo comunale delle aree demaniali marittime (PUD).
L'ambito di intervento risulta, inoltre, inserito nella convenzione urbanistica tra Comune di Porto Venere e società "Lido di Porto Venere" all'interno del Piano Urbanistico Operativo in corso di attuazione.

Caratteri generali del prcorso partecipativo

Il percorso in oggetto si inserisce, sia pure nelle sue dimensioni areali limitate, nel quadro di quella che viene definita pianificazione strategica dell'uso dei territori; non riguarda infatti la condivisione di un singolo intervento e/o progetto, sia pur rilevante, ma la definizione delle funzioni di uso di un'area del territorio comunale dove insistono più interessi (economici, sociali, ambientali, storico - culturali); tale area, infine, è parte di un territorio più ampio, caratterizzato da pregi ambientali e storico architettonici e naturalistici che dovranno essere tenuti in grande considerazione all'interno del percorso e del successivo processo decisionale.

Fasi del percorso 

Il percorso partecipativo verrà avviato con una Fase di Inchiesta alla quale potranno seguire ulteriori fasi sulle base delle conclusioni della Inchiesta, tenuto conto in particolare delle esigenze emerse dai portatori di interesse coinvolti nella Inchiesta.

L'inchiesta: lo strumento e le sue finalità 

L'Inchiesta ha le seguenti finalità : 
- Registrare il punto di vista dei portatori di interessi identificati e intervistati;
- Individuare e coinvolgere eventuali ulteriori portatori di interessi;
- Definire e predisporre, in relazione all'area interessata e agli obiettivi del Percorso Partecipativo, il quadro completo di: atti amministrativi comunali, atti e documenti di altre PA interessate, documenti e progetti di parte privata;
- Promuovere l'interesse dei soggetti coinvolti nel percorso garantendo la sua neutralità, trasparenza e massima apertura.

Il garante del percorso partecipativo e del processo decisionale

L'Inchiesta sarà coordinata e gestita da un Garante esterno all'Amministrazione Comunale, nella persona del Dr. Marco Grondacci (Giurista ambientale ed esperto di Percorsi Partecipativi)
Tale figura dovrà garantire:
- La trasparenza del percorso partecipativo mettendo a disposizione del pubblico tutta la documentazione   inerente il futuro progetto dell'area interessata;
- La adeguata valorizzazione di tutti i punti di vista e gli scenari emersi dalle audizioni o inviati al Garante stesso attraverso i mezzi informatici o di posta ordinaria.  

Modalità di svolgimento delle audizioni

L'Inchiesta si svolgerà:
- attraverso audizioni dei soggetti organizzati (associazioni, comitati, concessionari) portatori dei diversi interessi presenti nell'area interessata dal futuro progetto;
- attraverso osservazioni, memorie, punti di vista espressi, anche da singoli cittadini, nella apposita sezione del sito del Comune di Porto Venere relativa al percorso partecipativo;
-  attraverso audizioni ( se richieste dai portatori di interesse auditi) di tecnici e/o Amministrazioni, utili alle finalità della trasparenza del percorso e della elaborazione delle linee guida finali.

Ogni Audizione sarà verbalizzata  e -  previa validazione da parte dei soggetti interessati - inserita   a cura del Garante, nell'apposita sezione del sito del Comune.

Conclusioni dell'inchiesta

A Conclusione delle Audizioni  il Garante redigerà un rapporto finale che dovrà contenere un bilancio di quanto emerso dalle audizioni, un bilancio del livello di consenso raggiunto tra le diverse soluzioni progettuali, un parere sulle eventuali modalità di prosecuzione del percorso partecipativo.
Il Rapporto finale del Garante verrà discusso in una Udienza Pubblica finalizzata a definire le modalità di continuazione e/o conclusione del percorso partecipativo al fine della elaborazione delle linee guida finali per la redazione/approvazione del progetto.
Porto Venere,  24 Gennaio 2011

Audizione Associazione Posidonia
Venerdì 11 marzo 2011 ore 18
Premessa del Garante
L’Associazione Posidonia oltre alle dichiarazioni rilasciate nel corso della audizione e che vengono
riportate in sintesi di seguito, ha consegnato al Garante un documento il cui contenuto è stato
integralmente inserito nel presente verbale.
Quale Rapporto con l’Amministrazione sotto il profilo della capacità di risposta
alle esigenze avanzate dall’audito
La Associazione Posidonia relativamente alla impostazione del percorso partecipativo in oggetto nonché alla filosofia del rapporto con i cittadini della attuale amministrazione del Comune di Portovenere ha, nel documento consegnato al Garante, puntualizzato una sua visione del modello partecipativo utile per il Comune di Portovenere che si riporta di seguito.
Nella presentazione del progetto di riqualificazione “Seno dell’Olivo” è scritto che il percorso partecipativo non deve tendere alla condivisione di un singolo progetto ma alla definizione delle funzioni di uso di un’area, area che “è parte di un territorio più ampio, caratterizzato da pregi ambientali, storico architettonici e naturalistici che dovranno essere tenuti in grande considerazione all’interno del percorso”. E ancora: “tale percorso verrà avviato con una Fase di inchiesta alla quale potranno seguire ulteriori fasi…”.
Le considerazioni ulteriori della Associazione Posidonia tengono conto di questa premessa ed anche della contraddizione che, a nostro avviso, si manifesta in quel “potranno seguire”
In estrema sintesi la partecipazione ha per l’Associazione Posidonia queste caratteristiche:
• La partecipazione è corretta solo se viene fornita, in modo completo e trasparente, tutta la documentazione necessaria per formulare un giudizio motivato sugli argomenti trattati;
• La partecipazione dovrebbe presupporre metodologie chiare e predefinite di confronto continuo che, senza interruzione, vengono applicate durante la fase di progettazione dell’intervento, della sua esecuzione e della gestione del prodotto realizzato;
• La partecipazione dovrebbe mirare a non escludere a priori intere categorie di cittadini: hanno diritto di esprimere la loro opinione anche coloro che non hanno sul territorio interessi emergenti; in caso contrario viene riconosciuta solo una mini-aristocrazia locale cui vengono dati in modo immotivato poteri di rappresentanza.
Esprimiamo infine alcune perplessità sui criteri con cui l’Amministrazione ha selezionato i soggetti chiamati alla partecipazione, selezione che, ribadiamo, è un concetto opposto a partecipazione. Il rischio è che ciò porti a rispondere ad interessi economici di singoli, trascurando così finalità sociali comuni.
Descrizione della situazione attuale dal punto di vista dell’audito nell’area interessata dal percorso partecipativo
Secondo l’associazione Posidonia allo stato attuale la Baia dell’Olivo è una porzione limitata del territorio ma vi si possono leggere alcune contraddizioni che riguardano in parte anche il centro storico di Porto Venere:
• Non vi è una scelta su un target qualitativo del turismo da prediligere per il territorio.
Attualmente si assiste ad un disordinato afflusso turistico giornaliero nei mesi estivi o in alcuni fine settimana e, come tutto il paese, tende a svuotarsi la sera, salvo essere frequentata da gruppi vocianti e chiassosi. Non esistono elementi strutturali che potrebbero migliorare significativamente la qualità dell’offerta;
• il traffico sulla strada di circonvallazione è troppo spesso caotico, rallentato dalle auto private che cercano il parcheggio o dai mezzi pubblici che effettuano le fermate previste;
• i percorsi pedonali a lato della strada sono talora carenti;
• gli spazi di uso pubblico non rispondono a quella che dovrebbe essere la vocazione del luogo che per la sua bellezza ambientale non è adatto ad un turismo di massa invadente e poco rispettoso.
• I vari interventi edilizi già realizzati o in fase di esecuzione hanno aumentato il carico urbanistico in una porzione di territorio che stenta a conservare in un fragile equilibrio i valori ambientali che lo contraddistinguono. Non è stata scelta chiaramente inoltre una tipologia edilizia di riferimento unificante e i vari interventi danno interpretazioni differenti del rapporto fra edilizia e territorio (ville isolate, condomini, alberghi di differenti dimensioni, residence, servizi di ristoro, il tutto realizzato spesso con materiali e scelte
progettuali che non hanno fra loro un filo conduttore) .
• Alcune attività relative al tempo libero come la discoteca, aperta settimanalmente durante la stagione estiva con il suo carico di inquinamento acustico, non si accorda con le attività ricettive degli alberghi limitrofi e con il turismo prevalente legato alle qualità naturali del luogo.
Giudizi e valutazione dei progetti fino ad ora presentati nell’area interessata dal percorso partecipativo
Sul progetto presentato in attuazione del PUO di iniziativa privata approvato nel 2008 la audizione ha visto un confronto preliminare sull’oggetto del percorso partecipativo. Il Garante ha chiarito che oggetto del percorso non è il PUO ormai approvato ma un nuovo progetto pubblico relativo all’allungamento della passeggiata a mare, al riordino degli attuali posti barca, alla riqualificazione della spiaggia libera, al risanamento in generale dell’area pubblica del seno dell’Olivo. Il Progetto sarà finanziato in parte con gli oneri di urbanizzazione relativi alla attuazione del PUO di iniziativa privata ed in parte con risorse pubbliche da definire in sede di elaborazione del progetto pubblico finale.
Successivamente al sopra riportato confronto sul contenuto del percorso partecipativo la Associazione Posidonia, nel documento consegnato al Garante, ha analizzato e commentato alcune parti del progetto inerente il PUO di iniziativa privata approvato nel 2008, così come si evincono dai documenti pubblicati nel sito del Comune:
• Costruzione di un pontile a confine tra la spiaggia pubblica e lo stabilimento “Le Terrazze”
Se dovrà consentire l’approdo a motonavi di media dimensione adibite al trasporto pubblico di passeggeri questo molo non potrà avere dimensioni molto ridotte. Questo implicherebbe ulteriori difficoltà nel coordinamento del traffico sia marino che terrestre.
Crescerebbe infatti la quantità di battelli che trasportano turisti e che vanno a sommarsi alle numerosissime barche da diporto che stazionano nel canale o lo attraversano. La spiaggia pubblica sarà ridimensionata per la grande vicinanza del punto di approdo e per lasciare spazio di sicurezza alla manovra dei battelli, anzi si sottolinea come il pontile così come individuato nel progetto presentato è sempre inconciliabile con una
zona di balneazione, soprattutto se arrivano barche grosse per le quali c’è bisogno di un grande spazio di sicurezza per la manovra. In generale, secondo la Associazione nel progetto a suo tempo presentato il nuovo pontile non è chiaro da cosa sia motivato. Nei documenti è scritto che c’è un interesse ad ampliare il traffico via mare in tutta questa area per sollevare il traffico dal paese e dalla napoleonica. Questo è in linea anche con il Piano della Provincia e quindi si era pensato che da Spezia arrivasse un vaporetto che fa una fermata all’Olivo poi una fermata in centro. E’ questo lo scopo del pontile? Secondo i rappresentanti della Associazione Posidonia non è chiaro per niente. Si rileva il rischio che il nuovo pontile, almeno in parte, venga usato per affittarlo a ormeggi così come è successo alle Grazie per il pontile messo in opera per la Lulworth o in quello per i vaporetti dove ormeggiano anche barche.
• Dalla presentazione del progetto presentato non è chiaro se si prevedono nuovi moli per la nautica da diporto. Se così fosse diminuirebbe la porzione di mare non direttamente fruibile dai bagnanti che si troveranno a stretto contatto con natanti;
Quali proposte per il nuovo progetto di riqualificazione “Seno dell’Olivo”
Le scelte fin qui operate non sembrano aver tenuto adeguatamente conto delle conseguenze che interventi singoli possono avere sulla situazione complessiva del territorio in cui sono inseriti. Ogni progetto futuro conseguentemente andrebbe rapportato non solo alla Baia dell’Olivo, ma all’intero paese, valutando le connessioni che si creano sulla linea di costa, nell’immediato retroterra e sul mare. Vanno trovati elementi di raccordo funzionale (vedi traffico marino e terrestre, arredo urbano, ormeggi etc.) con il resto del paese per evitare che l’Olivo assuma l’aspetto di un coacervo di funzioni differenziate che non interagiscono correttamente neppure fra di loro.
In generale l’Associazione ribadisce la preferenza per un’ipotesi che lasci la maggiore fruibilità pubblica della zona, sia nella parte a terra che nella parte a mare. Ci auguriamo vengano fatte scelte coraggiose e coerenti sulle linee guida del turismo che si intende promuovere, sul tipo di mobilità da attuare, sulla corrispondenza delle singole scelte con un disegno complessivo predefinito.
In particolare:
• Il nuovo pontile deve servire al paese e non alle Terrazze. Dovrebbe essere sistemato in posizione più centrale, tra Villa Argia e la spiaggia dell’Arenella, dove c’è già un abbozzo di pontile. Un tale pontile potrebbe fare anche da ricovero per tutte quelle barche che soffocano la spiaggetta dopo il Royal: se queste barche vengono spostate si salva la balneazione. Ci sarebbe un’unica zona in cui le barche entrano.
• Il prolungamento della passeggiata subitfruizione pubblica del mare in un luogo dove gli spazi balneabili sono già estremamente ridotti; conseguentemente la si dovrebbe realizzare nello spazio ora adibito a parcheggio. Si propone eventualmente di fare un piccolo sbalzo sopra la spiaggetta, in modo però da non eliminare o danneggiare la spiaggetta stessa, per mantenere la larghezza della carreggiata, il passaggio pedonale e il collegamento con la seconda traversa olivo. La spiaggetta potrebbe essere contemporaneamente ampliata con piccoli interventi di ripascimento.
• Relativamente alla accessibilità veicolare alla zona finale dell’Olivo dovrebbe essere limitata al massimo.
• La creazione di un ricovero per le imbarcazioni da palio dovrebbe avere dimensioni ridotte all’indispensabile per non togliere spazio ad una delle poche spiagge libere rimaste, spiaggia che, per il suo essere così facilmente accessibile con le auto, è frequentata da molti disabili.
• Il vivaio dei muscoli, che sarà ridimensionato o sparirà del tutto per dar spazio agli interessi legati al consumo intensivo del litorale, ha fatto e fa parte della storia del paesaggio e andrebbe incentivato a rimanere nella forma di allevamento tradizionale.
• Il progetto dovrà comunque tener conto che la spiaggia libera attuale è attualmente luogo di accesso stabile di molti portatori di handicap.
• Si condivide l’idea avanzata anche da altri soggetti auditi di un intervento immediato volto ad eliminare i pochi parcheggi successivi alla fine attuale della passeggiata a mare per eliminare immediatamente il rischio per i pedoni , oppure alternativamente ampliare il marciapiede dal lato opposto eliminando gli attuali parcheggi per motorini.


Publichiamo, con il Consenso del Comitato, la
 Sintesi Audizione Comitato di Via dell’Olivo
Venerdì 11 Marzo 2011
Quale Rapporto con l’Amministrazione sotto il profilo della capacità di risposta
alle esigenze avanzate dall’audito –
In generale emerge dalla audizione un giudizio non positivo sull’atteggiamento della amministrazione (ma il discorso vale anche per quelle precedenti) verso le problematiche poste dal comitato. Non solo per la mancata attuazione di interventi concreti sui temi di interesse del quartiere dell’Olivo (viabilità, parcheggi, percorsi pedonali, pulizia, ordine pubblico) ma anche sulla trasparenza in particolare relativamente all’accesso di tutta la documentazione di interesse del Comitato, come pure della carenza di capacità di relazionarsi in termini comunicativi con le istanze del Comitato.
Descrizione della situazione attuale dal punto di vista dell’audito nell’area interessata dal percorso partecipativo
I limiti sulla analisi della identità del quartiere dell’Olivo a premessa delle scelte urbanistiche delle diverse amministrazioni
La situazione del quartiere dell’Olivo vede un forte degrado sia sotto il profilo della vivibilità, della viabilità dal punto di vista dei pedoni, nonchè della manutenzione delle parti pubbliche (pulizia, marciapiedi) e dell’ordine pubblico.
Tutta l’area risente della imposizione di usi non sempre compatibili tra loro e soprattutto con la capacità logistica, l’identità e lo spirito del luogo. E’ sempre mancata, a premessa delle scelte amministrative in questa area, una adeguata riflessione sulla identità che il quartiere di via dell’Olivo dovrà assumere nel futuro a partire comunque dalle identità già esistenti e in particolare dal dato oggettivo della presenza di un area a prevalente destinazione residenziale e turistico ricettiva di tipo qualitativo.
Le problematiche specifiche dell’area interessata
Le problematiche sono indicate nel documento pubblicato nell’apposita sezione del sito del Comune di Portovenere :
http://www.comune.portovenere.sp.it/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.2af3fb1899002d8e
14a2/P/BLOB%3AID%3D1217
In particolare i temi sono:
1. la raccolta dei rifiuti: carenza nella gestione igienica degli spazi adibiti allo scarico dei rifiuti;
2. la manutenzione dell’arredo urbano: attualmente carente in tutti gli aspetti;
3. pulizia e disinfezione degli spazi pubblici specialmente nella stagione estiva, in particolare carenza nel servizio di spazzamento ulteriormente peggiorato dallo stato di degrado delle pavimentazioni dei passaggi pedonali (marciapiedi ma anche attuale passeggiata) che presentano innumerevoli parti distaccate dal supporto, in tal senso i materiali di realizzazione della nuova parte della passeggiata dovranno essere durevoli, di facile manutenzione e pulizia;
4. carente illuminazione pubblica, in particolare si fa notare che i mezzi di illuminazione usati attualmente nella passeggiata esistente illuminano solo verso l’alto.
5. scarsa presenza delle forze ordine ma anche della polizia municipale
6. carenze nella gestione della spiaggia libera soprattutto sotto il profilo della sicurezza della balneazione nonché della tranquillità dei fruitori
7. assenza di servizi di prima necessità (pronto soccorso, servizi igienici, docce) nelle spiagge libere, i servizi pubblici creati nella spiaggia subito prima dello stabilimento Sporting Beach, sono aperti fino alle 19.
8. stato di rischio permanente per i pedoni dalla fine della attuale passeggiata dove mancano adeguati percorsi pedonali, infatti il marciapiede a monte è molto stretto e soprattutto ad un certo punto finisce perché è stato creato un parcheggio per le moto creando una strettoia tra questo parcheggio e il muro assolutamente insufficiente per un passaggio pedonale.
9. la II traversa di Via dell’Olivo è di fatto, ma essendo strada senza uscita ad una corsia però viene utilizzata a doppio senso pur non avendo la larghezza adeguata a due auto , non solo ma le abitazioni a monte non hanno marciapiedi. Inoltre la strada nella sua limitata profondità ospita anche parcheggi per motoveicoli e, addirittura, parcheggi per auto, che – data l’inadeguata ampiezza della carreggiata - nella prima parte della discesa hanno perfino dimensioni inferiori ai limiti ordinari come previsti dal Codice della Strada
La situazione dei moli per i residenti
Relativamente ai moli per residenti ( in particolare la catenaria), il Comitato sottolinea che il PUD prevede per quella fascia attività balneari non in stabilimento, quindi un pontile sostitutivo della catenaria in quella zona comporterebbe un cambio di destinazione d’uso a supporto della nautica da diporto. Peraltro eliminare la balneazione in quella zona come destinazione d’uso andrebbe verificato non sia in contrasto con il limite del 40% della legge regionale.
Infine sempre secondo il Comitato la spiaggetta attualmente esistente davanti alla catenaria potrebbe restare o quanto meno mantenere la sua destinazione a balneazione anche realizzando interventi di sostegno al muro della strada.
La visione ristretta e non coerente con l’identità del territorio delle iniziative di intrattenimento
Un paesaggio così fragile e prezioso non si presta ad eventi "di quantità", fondati sulla semplificazione e sulla massificazione dell'offerta ed estranei allo straordinario contesto in cui si inseriscono. Il Comitato auspica pertanto iniziative di qualità, fondate su una diversificazione del target e dell'offerta; non quindi eventi concepiti per coinvolgere e concentrare grandi quantità di persone, bensì molteplici e diversificate occasioni di intrattenimento che - in quanto destinate a specifici target di utenza, e quindi caratterizzate per loro stessa natura da una partecipazione quantitativamente contenuta - riescano ugualmente ad innescare opportunità di guadagno per gli operatori salvaguardando al contempo il carattere e la fragilità del luogo, anche in considerazione del prevalere dell'uso residenziale e assimilabile alla residenza sulle altre destinazioni.
In tal senso il Comitato ha più volte chiesto alla Amministrazione di promuovere un incontro con i gestori della struttura Le Terrazze al fine di concordare modalità di gestione della discoteca e dell’intrattenimento che potessero contemperare le esigenze dei residenti come pure delle attività
1 Larghezza massima della strada dalla soglia delle abitazioni 4,80 metri + 90cm di parcheggi, misure effettuate dai rappresentanti del Comitato in un sopraluogo svolto con il Garante in data 23/3/2011. Si ricorda che secondo il Codice della Strada la larghezza massima dei veicoli è di 2,55 metri non comprendendo sporgenze da retrovisori purchè mobili (articolo 61 Codice della Strada).
2 Larghezza massima 6,70 metri, misurata dai rappresentanti del Comitato in un sopraluogo svolto con il Garante in data 23/3/2011.
3 Nota del Garante: si tratta dell’articolo11bis della legge regionale 13/1999: “Il Progetto di utilizzo, esteso a tutte le aree demaniali marittime, deve garantire: a) una percentuale minima di aree balneabili libere e libere attrezzate pari al 40 per cento del fronte totale delle aree balneabili di cui almeno la metà libere; qualora la percentuale delle spiagge libere e libere attrezzate sia, allo stato, superiore alla percentuale del 40 per cento, il Progetto può prevederne una parziale riduzione al fine di migliorare la fruizione complessiva del litorale balneabile; qualora la suddetta percentuale minima non sia raggiungibile in quanto sussistono concessioni demaniali già rilasciate, il Comune non può rilasciare nuove concessioni demaniali marittime in tutto il territorio comunale; “alberghiere limitrofe con quelle commerciali dei gestori. Le richieste non hanno mai prodotto alcuna risposta concreta.
La questione dell’impatto rumoroso delle attività di intrattenimento nell’area interessata
Il rifiuto al confronto serio da parte della Amministrazione è avvenuto nonostante da analisi, di iniziativa privata, sul rumore dalla attività della discoteca siano emersi livelli assolutamente non compatibili con la salute. Sulla base di questi dati il Comune ha chiesto l’intervento dell’Arpal le cui misurazioni non sono mai state messe a disposizione del Comitato ne comunicate pubblicamente.
Giudizi e valutazione dei progetti fino ad ora presentati nell’area interessata dal percorso partecipativo
Questione utilizzo oneri di urbanizzazione rispetto al progetto di passeggiata presentato in attuazione del PUO approvato nel 2008.
In primo luogo viene sollevato il problema dell’adempimento degli obblighi conseguenti alla approvazione del PUO e alla allegata convenzione approvate a suo tempo. A tutt’oggi molti degli obiettivi previsti per la parte di interesse pubblico del PUO non sono stati attuati e su questo andrebbero chiarite le responsabilità. Si sottolinea che il meccanismo del versamento degli oneri di urbanizzazione per la sostenibilità economica degli interventi di interessi pubblico presuppone un assenso e successivamente la approvazione formale del progetto da parte della Amministrazione Comunale cosa che fino ad ora non è avvenuta.
Questioni su atti mancanti relativamente alla attuazione del PUO approvato nel 2008
I rappresentanti del Comitato rilevano di aver presentato una richiesta di accesso agli atti al Comune al quale non è stata data alcuna risposta; in particolare la richiesta riguardava:
1. i certificati di collaudo delle opere di urbanizzazione del PUO approvato nel 2008, atti questi fondamentali al fine del rilascio del certificato di agibilità delle nuove edificazioni in coerenza del comma 4 articolo 10 della atto unilaterale d’obbligo5 allegato al PUO
2. la esplicitazione di quali siano le opere di urbanizzazione realmente eseguite ed asservite al Comune indicando i certificati di cui al punto 1
3. l’atto unilaterale d’obbligo firmato in originale
Questione nuovo pontile previsto dal progetto presentato in attuazione del PUO approvato nel 2008.
Il progetto presentato in attuazione del PUO approvato nel 2008 prevede un pontile all’altezza de "Le Terrazze”. Ora gli auditi rilevano che il PUD attualmente vigente prevede che il molo venga collocato tra Arenella e Villa Argia, mentre nell’area del progetto del 2008 il PUD prevede balneazione libera e quindi si rileva l’incompatibilità con le previsioni pianificatorie.
4 Nota del Garante: su questo punto assolutamente fondamentale il Garante si riserva di approfondire sia i dati ufficiali dell’Arpal e soprattutto la autorizzazione in deroga alla normativa sul rumore rilasciata alla discoteca e dalla sua coerenza con la vigente normativa e la giurisprudenza prevalente in materia
5 Nota del Garante: avente, nel caso di PUO di iniziativa privata, gli stessi contenuti della convenzione urbanistica come previsto dal comma 6 articolo 50 della legge regionale
Questione del livello della parte finale della passeggiata
Relativamente alla proposta contenuta nel progetto del PUO approvato nel 2008 il Comitato si esprime contrariamente alla possibilità di abbassare la parte nuova e finale della passeggiata a livello del mare. Ciò per i seguenti motivi:
1. non intercetta tutte le direzioni di flusso (dalle scalinate , dalle strutture alberghiere, dalla discesa)
2. la parte di passeggiata sotto Villa Argia si è dimostrato che presenta problematiche che potrebbero riprodursi nella nuova parte di passeggiata se abbassata a livello del mare. Infatti la parte esistente è sottoutilizzata, sporca e comunque non pulita con regolarità, poco o per niente illuminata nelle ore notturne, per non parlare degli atti di cattiva igiene di cui è oggetto.
3. potenziale impercorribilità della passeggiata in caso di mareggiate
Quali proposte per il nuovo progetto di riqualificazione “Seno dell’Olivo”
Premesse ad ogni progettazione definitiva
Il Comitato pone a premessa di qualsiasi discussione sul futuro progetto di riqualificazione due questioni fondamentali:
1. in primo luogo, considerandola come premessa a qualsiasi decisione progettuale, la immediata soluzione di alcuni problemi di vivibilità del quartiere dell’Olivo relativamente in particolare alla viabilità veicolare e pedonale nonché all’ordine pubblico descritti nell’apposita sezione della presente sintesi di audizione. A tal fine il Comitato propone immediatamente (cioè entro l’inizio della prossima stagione balneare) la eliminazione dei posti auto esistenti dalla fine della attuale passeggiata a tutta la discesa della II Traversa creando apposito passaggio pedonale e installando dei dissuasori di velocità nella asse stradale, che attualmente mancano nonostante il rischio permanente per i pedoni esistente nella zona.
2. in secondo luogo affermando in un documento allegato al presente verbale6 ma che la collocazione di nuovi pontili adibiti al traffico passeggeri deve essere decisa in funzione della redazione di un piano della mobilità comunale per il quale il documento allegato definisce anche un iter partecipativo di massima per la sua approvazione. Obiettivo della proposta contenuta nel documento allegato è quello di ridurre drasticamente il traffico veicolare verso Portovenere e di conseguenza realizzare una continuità territoriale al
territorio di tutto il Comune da Fezzano , Le Grazie fino a Portovenere. Il tutto in coerenza con gli stessi obiettivi programmatici della attuale Amministrazione che hanno al centro la sostenibilità dell’uso del territorio e che fino ad ora non è stata concretamente applicata.
Mobilità e spazi di sosta
Il Comitato ribadisce e precisa quanto già avanzato in documenti precedentemente inviata alla Amministrazione Comunale, in particolare:
1. Necessità di procedere alla chiusura al traffico della strada comunale in località Cavo, all'esaurirsi della disponibilità degli spazi di sosta complessivamente presenti;
2. Trasformazione della II Traversa in "strada residenziale" con limite a 30 km/h, installazione di dispositivi per la riduzione della velocità dei veicoli;
3. Messa in sicurezza della via dell'Olivo laddove non siano presenti camminamenti pedonali ai lati della sede stradale;
6 Vedi ALLEGATO 1 documento predisposto da Eugenio Calcagnini e condiviso dal Comitato di Via dell’Olivo
4. Azione di controllo sulle modalità di utilizzo del parcheggio in località Cavo, dove abitualmente sostano i camper che non trovano posto negli spazi attrezzati a loro dedicati; si osservano infatti attività e comportamenti non compatibili con i parcheggi (accensione barbecue, spargimento contenuto wc chimici), oltre ad una sensibile diminuzione dei posti a disposizione per le auto e quindi alla conseguente riduzione di efficacia della funzione di parcheggio scambiatore;
5. Riqualificazione e valorizzazione delle calate al mare come percorso pedonale alternativo, considerando anche la possibilità di un'eventuale meccanizzazione di alcune calate esistenti o della loro realizzazione ex novo.
Completamento passeggiata
Il Comitato propone:
1. attestare la passeggiata a livello strada, utilizzando parte del sedime ora destinato a parcheggio in linea di autoveicoli; l’idonea profondità della passeggiata (pari a quella del tratto preesistente, a cui collega) sarà raggiunta con l’inserimento di una porzione a sbalzo, mentre il residuo sedime di parcheggio potrebbe essere destinato alla sosta in linea di motoveicoli
2. per tutta la lunghezza della discesa alla II Trasversa la passeggiata dovrà invece necessariamente attestarsi esternamente alla sede stradale (quindi non a sbalzo, ma su muro di sostegno), in modo da garantire che la carreggiata ospiti effettivamente una strada a due corsie, una per senso di marcia (attualmente la seconda corsia è infatti occupata da stalli per i parcheggi, per un totale di circa 8 posti auto). Per quanto concerne la II traversa, la realizzazione della passeggiata dovrà essere l’occasione per conferire la giusta larghezza alla due corsie di marcia, che dovranno pertanto essere adeguatamente distanziate dagli accessi alle abitazioni, attualmente privi di marciapiedi
3. la nuova passeggiata può essere l'occasione per unificare in un solo elemento l'illuminazione del camminamento pedonale e della strada carrabile, quest'ultima attualmente dotata di pali con forte impatto visivo, adeguati ad una strada extraurbana piuttosto che ad una panoramica di interesse paesaggistico come il lungomare. Peraltro si osserva che la II traversa, dotata di illuminazione in un secondo tempo rispetto alla via dell'Olivo, presenta pali di illuminazione alimentati da cavi aerei;
4. dotare anche il lato monte della strada (tratto di via dell’Olivo da Hotel Royal a proprietà sig. Riccardo Cerretti + II traversa dell’Olivo) di idoneo marciapiedi, in grado di mettere in sicurezza gli accessi alle abitazioni, l’accesso al viottolo pedonale che collega la II traversa alla salita di via dell’Olivo, nonché il raggiungimento della fermata dell’autobus sopra strada.
5. dotare la sede stradale nella sua parte terminale di cosiddetta pipa di ritorno, piccola rotatoria che consentirebbe alle auto di invertire la marcia senza provocare ingorghi che si ripercuotono fino all’inizio della discesa alla II traversa. Per realizzarla sarà necessario eliminare alcuni stalli di parcheggio nella parte terminale, lato mare
6. la progettazione della parte terminale della passeggiata dovrà essere l’occasione per collocare in idonea posizione i cassonetti per il conferimento dei rifiuti.