lunedì 15 aprile 2024

Condominio Palmaria

                         

E’ stata approvata dal Consiglio Comunale di Porto Venere una mozione, presentata dalla consigliera di minoranza Sacconi, gruppo Lista La Civica, che consente lo spacchettamento dei beni in vendita sull’isola Palmaria. Di questi beni abbiamo parlato più volte e abbiamo più volte denunciato il vizio o, meglio, i vizi di fondo, le assenze e la visione puramente imprenditoriale, economica e finanziaria sulla gestione del territorio, vizi che hanno portato alla messa in vendita di questi beni.

Riassumiamo brevemente:

- il Protocollo di Intesa che più volte ripete che questi beni erano in uso alla Marina Militare e che questo passaggio doveva avvenire senza oneri per le amministrazioni QUI

- il successivo avvio del Masterplan che prevede una profonda trasformazione dell’isola QUI

- l’Accordo di Programma che stabilisce quali beni sia possibile vendere e quale quota del ricavato debba essere destinata alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei beni che rimangono alla Marina Militare 


Ai beni restituiti dalla Marina si sono poi aggiunti altri terreni e fabbricati che l’Agenzia del Demanio ha trasferito nella disponibilità del Comune di Porto Venere.

Nonostante le numerose proteste dei cittadini tutto è andato avanti speditamente e si è giunti alla messa all’asta di due lotti del valore iniziale complessivo di 12.101.534, 80 euro così suddivisi: primo lotto 8.239.624,53 e secondo lotto 3.861.907,27 euro.

Due aste sono andate deserte e il Consiglio Comunale ha quindi preso, alla quasi unanimità la decisione dello spacchettamento dei beni: hanno votato a favore tutti i consiglieri di maggioranza insieme a Sacconi e a un altro consigliere di minoranza, Farnocchia, gruppo Insieme alla gente, si è astenuto il consigliere Negro gruppo Porto Venere Civica