Sabato 15 aprile si è tenuta sull’isola Palmaria una partecipata manifestazione, circa 300 persone nonostante il tempo incerto, per protestare contro la costruzione di uno stabilimento balneare nella ex Cava Carlo Alberto, proprio di fronte al paese di Porto Venere. La Manifestazione è stata indetta da 4 associazioni, Legambiente La Spezia, Posidonia, PSMN e Il frastaglio di Porto Venere e hanno poi aderito altre associazioni del territorio. Ha partecipato anche l’Associazione La nave di carta che, con la sua goletta Oloferne ha navigato nel canale di Porto Venere esibendo uno striscione con la scritta “Giù le mani dalla Palmaria”
Quello che segue è l’intervento dell’Associazione Posidonia
Sulla vendita di beni sull’isola Palmaria restituiti dalla Marina Militare e quindi ritornati nel pieno possesso dei cittadini, così come sull’attuazione del Masterplan che cambierà il volto dell’isola, si sono dette e scritte molte cose (anche in questo blog all’etichetta Palmaria). Ancora una volta sottolineiamo il termine “restituiti” perché i beni di cui si parla erano “in uso” alla M.M. che li ha lasciati andare in malora e, una volta degradati, ha pensato bene di renderli al Comune in cambio di lavori di ristrutturazione per 2.600.000 euro circa ai beni che rimangono a lei, cioè due stabilimenti balneari dove possono entrare solo i dipendenti, civili o militari, del Ministero della Difesa.