lunedì 15 aprile 2024

Condominio Palmaria

                         

E’ stata approvata dal Consiglio Comunale di Porto Venere una mozione, presentata dalla consigliera di minoranza Sacconi, gruppo Lista La Civica, che consente lo spacchettamento dei beni in vendita sull’isola Palmaria. Di questi beni abbiamo parlato più volte e abbiamo più volte denunciato il vizio o, meglio, i vizi di fondo, le assenze e la visione puramente imprenditoriale, economica e finanziaria sulla gestione del territorio, vizi che hanno portato alla messa in vendita di questi beni.

Riassumiamo brevemente:

- il Protocollo di Intesa che più volte ripete che questi beni erano in uso alla Marina Militare e che questo passaggio doveva avvenire senza oneri per le amministrazioni QUI

- il successivo avvio del Masterplan che prevede una profonda trasformazione dell’isola QUI

- l’Accordo di Programma che stabilisce quali beni sia possibile vendere e quale quota del ricavato debba essere destinata alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei beni che rimangono alla Marina Militare 


Ai beni restituiti dalla Marina si sono poi aggiunti altri terreni e fabbricati che l’Agenzia del Demanio ha trasferito nella disponibilità del Comune di Porto Venere.

Nonostante le numerose proteste dei cittadini tutto è andato avanti speditamente e si è giunti alla messa all’asta di due lotti del valore iniziale complessivo di 12.101.534, 80 euro così suddivisi: primo lotto 8.239.624,53 e secondo lotto 3.861.907,27 euro.

Due aste sono andate deserte e il Consiglio Comunale ha quindi preso, alla quasi unanimità la decisione dello spacchettamento dei beni: hanno votato a favore tutti i consiglieri di maggioranza insieme a Sacconi e a un altro consigliere di minoranza, Farnocchia, gruppo Insieme alla gente, si è astenuto il consigliere Negro gruppo Porto Venere Civica

sabato 16 marzo 2024

Osservazioni all'aggiornamento PEE 2020-2022

 

                                                                              Emissioni dal vent di Panigaglia registrate con termocamera

                                                                 

Pubblichiamo le Osservazioni alle proposte di modifica al Piano di Emergenza Esterna del rigassificatore di Panigaglia pubblicate nel sito della Prefettura QUI e in quello del Comune di Porto Venere.  Ringraziamo l’ing. Vittorio Gasparini per i puntuali e preziosi suggerimenti tecnici e il giurista ambientale Marco Grondacci i cui scritti ci guidano nei meandri delle normative.

Queste Osservazioni sono state inviate tramite pec alla Prefettura della Spezia


Premessa

La popolazione è chiamata a presentare Osservazioni alle modifiche al P.E.E. edizione 2020-2022, che saranno apportate sulla base dei dati forniti dal gestore dello stabilimento della GNL Italia e pubblicati nella nota Informativa alla popolazione. Questo Piano e le modifiche che si vanno ad approvare sono redatti sulla base del D.Lgs.105/2015 e delle conseguenti Linee Guida predisposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (ultimo aggiornamento delle Linee Guida nel 2021). Il Piano prende in considerazione eventi che possano avere ricadute su aree esterne allo stabilimento. Da queste premesse partono le Osservazioni dell’Associazione Posidonia che riprendono anche le Osservazioni presentate alla Prefettura nell’ottobre 2019 e quelle presentate all’AdSP nel novembre 2022 e nell’aprile 2023


Cosa si intende per stabilimento, impianto e infrastrutture connesse. L’articolo 3 del D.Lgs. 105/2015 fornisce le seguenti definizioni:

«stabilimento»: tutta l’area sottoposta al controllo di un gestore, nella quale sono presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse; gli stabilimenti sono stabilimenti di soglia inferiore o di soglia superiore;

«impianto»: un’unità tecnica all’interno di uno stabilimento e che si trovi fuori terra o a livello sotterraneo, nel quale sono prodotte, utilizzate, maneggiate o immagazzinate le sostanze pericolose; esso comprende tutte le apparecchiature, le strutture, le condotte, i macchinari, gli utensili, le diramazioni ferroviarie private, le banchine, i pontili che servono l’impianto, i moli, i magazzini e le strutture analoghe, galleggianti o meno, necessari per il funzionamento di tale impianto;


Appare evidente che non solo le apparecchiature presenti nella baia di Panigaglia fanno parte dello stabilimento ma anche le condotte, quindi il gasdotto, e quanto è necessario per il funzionamento dell’impianto, comprese le navi gasiere, le bettoline per il trasporto di GNL in Sardegna e per il bunkeraggio di navi alimentate a GNL all’interno del Golfo e il Ro-Ro che trasporterà le autocisterne attraverso il Golfo