domenica 2 settembre 2018

Presidente Conte, c'è posta per lei




Dopo l’esplosione in autostrada nei pressi di Bologna di una autocisterna contenente GPL liquido a seguito di un banale tamponamento, abbiamo inviato al Presidente Conte e ai Ministri Costa, Di Maio e Toninelli una seconda nota sulla pericolosità dell’impianto di Panigaglia, pericolosità dovuta alla sostanza trattata e amplificata dal contesto ambientale in cui il rigassificatore è inserito, a partire dalla strada che lo collega alla città della Spezia
Ricordiamo che dopo la prima nota inviata (v. post del 3 luglio 2018) è stata lanciata una raccolta firme su Change.org, raccolta ancora attiva qui

Presidente del Consiglio dei Ministri
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Ministro dello Sviluppo Economico
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Le Grazie 11 agosto 2018

OGGETTO: Ulteriori considerazioni dell’Associazione Posidonia sul rigassificatore di Porto Venere, baia di Panigaglia

Onorevole Presidente e Onorevoli Ministri
abbiamo inviato una nota il 3 luglio in cui segnalavamo la pericolosità, già allo stato attuale, del rigassificatore di Porto Venere, baia di Panigaglia, pericolosità che verrebbe enormemente ampliata dalla trasformazione che si sta ipotizzando.
Ricordiamo che è allo studio la possibilità di affiancare al rigassificatore uno small scale e di far viaggiare autocisterne cariche di gas sulla strada napoleonica che unisce Panigaglia con la città della Spezia fino all’ingresso in autostrada, oppure, non si capisce se in alternativa o unito a questo traffico su strada, far viaggiare le autocisterne via mare su chiatte con una rotta perpendicolare a quella di tutti i mezzi che ogni giorno solcano il golfo.
Alla luce del terribile incidente di Bologna che, come quello di Viareggio, ci fa capire quanto sia impossibile e del tutto teorico parlare di assenza di pericoli, e dopo aver sentito il Presidente Conte a Bologna affermare la “priorità della sicurezza”, vi preghiamo di considerare con estrema attenzione l’effetto catastrofico di un incidente analogo tra i borghi e le abitazioni che costeggiano il golfo e nel mezzo del golfo stesso.
Ci permettiamo di ricordarVi che il GPL esploso a Bologna e a Viareggio si espande 1 a 270, cioè un litro di liquido si trasforma in 270 litri di gas mentre il GNL che viaggerebbe via mare e via terra nel nostro golfo si espande 1 a 600, cioè un solo litro, uno solo, contenuto nell’autocisterna formerebbe una nuvola di 600 litri di gas nell’aria e sarebbe sufficiente un banale innesco per provocare un’esplosione con conseguenze catastrofiche.
Segnaliamo che la nota inviatavi è stata trasformata in una petizione su change.org che in pochi giorni ha raggiunto e superato le 1000 firme.
Confidiamo vorrete porre la massima attenzione a questo problema, siamo disponibili a fornirvi qualsiasi ulteriore informazione e ci auguriamo di avere presto una vostra visita.


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