Ci sono parole che più di altre evocano il periodo buio della
nostra storia politica in Europa e per questo non vengono più usate. Fra queste
c’è “plutocrazia” che significa il predominio nella vita
pubblica di individui o gruppi finanziari che, grazie all’ampia disponibilità
di capitali, sono in grado di influenzare in modo determinante gli indirizzi
politici dei governi.
Le due parole sono in antitesi,
ma noi, con il nostro decantato genio,
riusciamo a farle convivere
semplicemente chiamando democrazia quella che è plutocrazia.
Il nostro governo è democratico o
plutocratico?
Scendendo a cose molto più vicine
alla nostra vita quotidiana, ci e vi chiediamo: gli attuali partiti (e gli
amministratori che ne sono espressione) sono veramente democratici o
rappresentano invece principalmente comitati di affari?
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