Abbiamo letto su La
Spezia Oggi News la cronaca di Claudia Bertanza sull'incontro del Comitato
Salviamo gli alberi della Cernaia con amministratori del Comune della
Spezia.
La vicenda degli alberi
della scalinata Cernaia, sofore japoniche piantate nel 1905, è solo uno dei tanti esempi di
arroganza e insipienza progettuale dei nostri amministratori.
Ma nell'articolo della Bertanza ci hanno colpito soprattutto due cose.
Il consigliere Marcello
Delfino definisce il Comitato Cernaia come un comitato “con cui si
può dialogare, perché non è come altri comitati buoni solo per la
protesta”. E' una frase che sottintende un'idea della
partecipazione dei cittadini alla vita pubblica molto diffusa,
purtroppo, e della quale abbiamo più volte scritto: “io,
amministratore, magnanimamente ti concedo di esprimerti ma solo se
non rompi troppo le scatole”.
L'altra cosa che ci ha
colpito è la descrizione dell'atteggiamento dell'assessore, nonché
vice-sindaco, Ruggia “che per l’ora e mezza circa che ha
preceduto il suo intervento ha telefonato, chiacchierato, è uscito e
rientrato dall’aula, non dimostrando, a onor del vero, grande
interesse per i relatori che hanno parlato prima di lui”. E' un
atteggiamento tipico che abbiamo anche noi sperimentato in anni
recenti e rimanda al concetto di partecipazione di cui sopra:
“parlate, parlate, io ho già deciso e vado avanti per la mia
strada”. Né ci rassicura la promessa dell'assessore “che le
proposte del Comitato verranno discusse in un tavolo tecnico, ma
che l’Amministrazione si riserva di fare le proprie osservazioni”.
Ci auguriamo che al
Tavolo Tecnico le osservazioni dei validissimi e competenti
rappresentanti del Comitato Cernaia avranno altro ascolto e
considerazione.
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