martedì 1 ottobre 2013

Partecipazione e Partecipate

Lo scritto che leggete sotto è stato inviato dal nostro socio Corrado Giudici ai giornali, cartacei e on line, della provincia della Spezia. Poiché non è stato ancora pubblicato lo facciamo in questo blog ad ampliamento delle altre considerazioni sulle Linee Programmatiche dell'Amministrazione di Porto Venere già espresse

Premetto che personalmente non ho alcuna animosità nei confronti dell'attuale Giunta e del Sindaco di Porto Venere, con cui anzi ho già avuto, in qualità di socio dell'Associazione Culturale Posidonia, due incontri che volevano avere e hanno anche avuto, almeno nelle intenzioni, un carattere di costruttiva collaborazione.


Fatta questa premessa però vorrei sottolineare che all'ordine del giorno, parecchio corposo, del Consiglio Comunale del 25/09 vi sono deliberazioni di notevole peso per le quali non mi pare sia stato intrapreso ed effettuato per tempo alcun percorso "partecipativo", neanche nell'accezione relativamente limitata contenuta nel Programma Elettorale presentato da LA Lista Civica (vedi pag. 4, in particolare comma 1: "La "partecipazione" non è, e non può essere, un concetto astratto dietro il quale ci si può tutelare quando si decide in nome di una comunità. La "partecipazione" non è, e non può essere, uno strumento passivo che coinvolge gli altri nell'approvare decisioni già prese.").
Ciò è grave in particolare con riferimento alla "Proposta di Deliberazione delle Linee di Governo per gli anni 2013 - 2018", che hanno, o dovrebbero avere, carattere vincolante per l'Amministrazione, e alla "Proposta di Deliberazione Indirizzi per le partecipazioni". Sulla prima Proposta, per esigenze di spazio, non mi soffermo, limitandomi a sottolineare l'assenza di qualsivoglia discussione pubblica. Sulla seconda, alla luce anche dell'articolo comparso sul Secolo XIX di lunedì 23 settembre, vorrei spendere qualche parola in più:


1) Non si capisce per quale ragione la strada della liquidazione della Porto Venere Sviluppo Srl sia così sconsigliabile. Il "buco" teorico accertato, al momento, si aggira fra i 600 e i 900/mila euro, in assenza di vendite. Ma la società ha in gestione il sistema parcheggi, che dovrebbe garantire un sufficiente cash flow per sostenere i rimborsi mutui. E' ragionevole pensare che nel giro di 5 anni, tanto, salvo errori, potrebbe durare la liquidazione, qualche vendita si potrebbe realizzare. Quel che è certo che così si opererebbe nella massima trasparenza (il Liquidatore risponde anche penalmente dei suoi atti).
2) Ammesso, e non concesso (ma qui si dovrebbe aprire un vasto dibattito), che il privato sia meglio del pubblico, perché non procedere al realizzo della quota del 51% della Porto Venere Servizi
Portuali e Turistici Srl, visto che l'esigenza è quella di far cassa: i costi sarebbero i medesimi di quelli previsti per l'acquisizione del 49% e a quel punto pur avendo un "partner" privato, ne avremmo uno particolare, una piccola public company, legatissima la territorio, che magari potrebbe essere "blindata" con opportuni interventi statutari preventivi.
3) Poniamo che si debba forzatamente procedere, per quanto riguarda la Porto Venere Servizi Portuali e Turistici Srl, nel senso indicato dalla Giunta. Tralasciamo la questione dei costi di acquisizione. E se poi la società dovesse evidenziare perdite (l'utile 2012 è stato di appena tremila euro) e quindi riduzioni di capitale? E poi, quali sono i costi preventivati per l'incorporazione della Portovenere Sviluppo Srl? (il fatto che il Comune abbia il controllo totalitario di due Società non vuol dire che automaticamente si possano fondere. l'incorporante deve avere il controllo totale dell'incorporanda)
Non la voglio far lunga, ma voglio semplicemente sottolineare che i punti problematici sono tanti, economici e non, e che se si vogliono rispettare la trasparenza e la partecipazione proclamate nel Programma Elettorale qualche assemblea e qualche incontro popolare in più sarebbero necessari.
A meno che gli elettori, in particolare quelli de LA Lista Civica, non decidano di delegare a pochi decisioni che condizioneranno la vita dell'intera comunità negli anni a venire, con poche possibilità di tornare indietro.

Corrado Giudici

5 commenti:

  1. ma perchè, cosa vi aspettavate da un'amministrazione di destra?.......Sveglia!!!

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    1. Sarò/saremo anche addormentati, ma da persona di sinistra, con una lunghissima storia di militanza (e non ho cambiato idea, ma è una questione di rappresentanti!) debbo ricordare all'anonimo commentatore, che pensa di essere sveglio, che la precedente amministrazione a Posidonia non ha mai dato udienza, questa almeno sì, al di là delle scelte senz'altro discutibili, che discutiamo (eccome!). Se la precedente amministrazione avesse fatto seriamente almeno questo, forse non avremmo questa amministrazione: ricordi, l'anonimo commentatore, che l'astensionismo ha colpito a senso unico e che è stato il precedente sindaco a perdere, non il nuovo a vincere (vedere i dati elettorali per credere).
      Pur considerando destra e sinistra termini ancora provvisti di contenuto, stimolerei l'anonimo commentatore a considerare il fatto che si è cambiato tutto per non cambiare niente e che sarebbe l'ora di riavviare un impegno dal basso, senza estremismi e senza "grillismi". A questi livelli è sempre impegnativo, ma possibile.

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  2. Forse niente ,ma certamente ci si aspettava qualcosa di più da una Amministrazione cosiddetta di "sinistra".

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  3. Ripropongo la scelta di non pubblicare interventi anonimi.
    Ogni idea è meritevole di attenzione mettendoci la faccia.Se l'anonimo ha argomentazione per svegliarci in modo palese ce lo comunichi.
    Enrico Pandolfo

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  4. Facendo finta di credere che l'anonimato abbia una motivazione tecnicas, pubblichiamo le istruzioni per firmare i commenti:
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