mercoledì 5 marzo 2014

RIPRENDIAMOCI LA CITTA'




Il nostro Golfo è diventato, da molti anni, un contenitore di fonti di inquinamento che causano gravi problemi alla nostra salute. Siamo la provincia che "vanta" la maggior percentuale al mondo di tumori legati all'amianto, abbiamo altissime percentuali di malattie dell'apparato respiratorio, dall'asma ai tumori polmonari, e altre patologie quali ictus e disturbi cardiaci riconducibili a fattori inquinanti.
Nonostante queste evidenze i cittadini che protestano, contro le discariche, le bonifiche finte e mai risolutive, le polveri dell'Enel, i veleni sotterrati ovunque, ecc., vengono accusati di fare allarmismo, di essere contro la “modernità” e contro i lavoratori. 
In realtà questi cittadini difendono e riaffermano valori sanciti dalla nostra Costituzione nella quale il lavoro, la salute e la sua tutela, sono oggetto di importanti articoli.
La nostra Costituzione con straordinaria modernità, all'articolo 32 sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività tutelato dallo Stato.
All'articolo 41 sancisce che l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
Con questo articolo la Carta Costituzionale riafferma la preminenza assoluta al diritto alla salute di cui all’art. 32 citato sopra.
Dunque la tutela della salute dei cittadini (e quindi anche dei lavoratori), della loro integrità psico-fisica, assurge al rango di diritto fondamentale, sovraordinato a tutti gli altri diritti previsti dalla Costituzione.
Anche la Corte Costituzionale, con sentenza n. 399 del 1996, ha sottolineato con forza che “la salute é un bene primario che assurge a diritto fondamentale della persona ed impone piena ed esaustiva tutela, …...... La tutela della salute riguarda la generale e comune pretesa dell’individuo a condizioni (di vita, di ambiente e di lavoro) che non pongano a rischio questo suo bene essenziale”
 
Per chiedere verità, giustizia e rispetto della nostra Costituzione l'Associazione Posidonia ha aderito alla manifestazione di sabato 8 marzo

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