sabato 24 maggio 2014

Inganni e bugie

Dobbiamo nuovamente intervenire sulla vicenda della società Porto Venere Sviluppo e sulla costruzione dei box auto al Fezzano. Di tutto questo abbiamo già scritto QUI e QUI. Pensavamo di avere toccato il fondo e che nulla di peggio avremmo dovuto scoprire. Ci sbagliavamo: nel Consiglio Comunale del 13 maggio, visionabile QUI, abbiamo saputo che la ditta costruttrice del parcheggio ha richiesto ulteriori 332.000 euro, una parte dei quali per l'avvenuta esecuzione di opere non presenti nel capitolato di appalto ma che “le sono state commissionate a voce”.
Già altre opere erano state autorizzate con semplice lettera della quale abbiamo scritto QUI, un ampliamento mai passato in Consiglio Comunale. Si tratta di 26 box costruiti in più rispetto al progetto e che già stanno gravando sulle finanze di tutti i cittadini di Porto Venere sotto forma di spese condominiali. Il calcolo è facile: attualmente più di 30 box e alcuni stalli sono ancora invenduti e su questi la Società, cioè il Comune, cioè NOI paghiamo le spese di condominio. Ben diverse sarebbero queste spese se su di esse non gravassero i tristemente famosi 26 box. 


Ci è stato detto dal sindaco Cozzani che della vicenda è stato interessato un legale. Confidiamo che i cittadini non dovranno pagare lavori non previsti e che la ditta costruttrice chiederà il saldo a chi ha autorizzato tali opere aggiuntive. Vorremmo conoscere qual è la posizione dell'attuale Amministrazione su questa vicenda: interverrà con azioni concrete e incisive in difesa dei cittadini e per evitare nuovi danni erariali?

20 maggio 2014
Questo Consiglio Comunale ha anche ufficializzato quello che molti di noi sospettavano fin dalla farsesca raccolta firme dell'estate 2011: la vicenda della locanda San Pietro è stata cinicamente utilizzata a soli scopi di propaganda elettorale. Non c'è nessun reale impegno della proprietà a partire con i lavori, anzi, abbiamo saputo che dal 2011, con il beneplacido della precedente amministrazione, non paga neppure l'occupazione suolo pubblico per le impalcature. Queste impalcature sono solo ora divenute così pericolose per il vento da preoccupare i due consiglieri di opposizione, Nardini e Masi, sindaco e assessore nella precedente amministrazione. Eppure la pericolosità era già loro nota tanto che il 9 agosto 2012 l'allora sindaco Nardini aveva firmato un'ordinanza, la n. 2432, con cui intimava alla proprietà “la messa in sicurezza ed ancoraggio dei tavolati metallici installati presso l'immobile … fino alla completa eliminazione dello stato di pericolo dello stesso”, lavori da eseguirsi entro 7 (sette) giorni dalla data di notifica dell'ordinanza e, contestualmente, avvertiva che “in caso di mancata ottemperanza si procederà all'esecuzione in danno dei lavori suddetti e alla denuncia all'Autorità Giudiziaria ai sensi dell'art. 650 del Codice Penale”. Nulla è stato fatto, né lavori né denuncia.
  
27 agosto 2012



20 maggio 2014




27 agosto 2012

20 maggio 2014
Sul finire della precedente amministrazione, quando la vicenda San Pietro ha avuto una opportunistica accelerata, la proprietà si sarebbe impegnata a comprare parcheggi a Fezzano. In realtà il cosiddetto impegno è scritto su un semplice pezzo di carta di nessun valore legale, come dire: altra bufala.
Un'ultima domanda. Nel Bando per l'acquisto dei posti auto è scritto: possono presentare offerta per l'acquisto...... soggetti residenti in loc. Fezzano e proprietari all'interno della medesima frazione di immobili ad uso abitativo …. oppure soggetti non residenti, proprietari di immobili ad uso abitativo … all'interno della frazione del Fezzano.... nonché titolari di attività turistico-ricettive in località Fezzano, nel limite del 20% dei posti letto e comunque per non più di tre box ovvero tre posti auto coperti per ciascuna struttura ricettiva.
Come sarebbe stato possibile alla proprietà della Locanda San Pietro che, notoriamente, si trova nella frazione di Porto Venere acquistare posti auto nella struttura del Fezzano? C'è forse stata qualche modifica al regolamento di cui i cittadini, come al solito, non sono stati informati?

Le due vicende sopra descritte comportano non solo danni erariali ma anche compromettono l'immagine ambientale-paesaggistica del luogo. La locanda San Pietro versa in condizioni di degrado intollerabili per un Sito Unesco, Patrimonio dell'Umanità e Parco Naturale Regionale, per un territorio la cui economia è principalmente basata sul turismo.
Pensiamo sia necessario che la cittadinanza venga informata non solo su quelle che sono le problematiche ma soprattutto con quali azioni concrete l'Amministrazione intenda fronteggiarle.





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