mercoledì 7 maggio 2014

Note al Consiglio Comunale del 29 aprile

Nel Consiglio Comunale del 29 aprile a Porto Venere sono state prese importanti decisioni. Una di queste riguarda la nostra Associazione e precisamente le Osservazioni da noi presentate a una variante al progetto PEEP al Fezzano, pubblicate QUI.

La delibera di Consiglio n. 10, QUI, accoglie l'osservazione sulla mancata applicazione al progetto della procedura di Valutazione Ambientale Strategica e rimanda a approfondimenti in merito. Gli altri punti delle nostre Osservazioni sono stati considerati non accoglibili e quindi rigettati, rimandando per alcuni di essi alla deliberazione n. 9, QUI, approvata nello stesso Consiglio Comunale.


Con questa Deliberazione, definita Atto ricognitorio, l'Amministrazione in realtà risponde alle nostre osservazioni di carattere generale, sul mancato rispetto del regolamento comunale, sulla non corrispondenza dei soci alle caratteristiche richieste dal regolamento, sulla proprietà dei terreni ancora non in capo alla Cooperativa. La Deliberazione fissa un termine di sei mesi per l'acquisto dei terreni da parte dei soggetti attuatori e stabilisce che il titolo edilizio verrà rilasciato solo dopo verifica della “sussistenza attuale dei requisiti soggettivi” previsti nel Regolamento comunale” e che “gli alloggi realizzati in base agli interventi in questione dovranno tassativamente essere assegnati a soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 12 del citato Regolamento comunale”; e ancora la Deliberazione obbliga la Cooperativa a “presentare, contestualmente alla richiesta del permesso di costruire, apposito Piano finanziario preventivo, completo di Capitolato tecnico sui materiali e finiture degli alloggi, con la definizione del prezzo massimo medio di assegnazione degli alloggi, determinato secondo il sistema di calcolo fissato per l'edilizia agevolata convenzionata, stabilito dalla Regione Liguria, e vigente al momento della stipula del presente atto”. Infine, nel caso di mancata acquisizione della proprietà delle aree da parte delle cooperative interessate, “il Comune si riserva una rivalutazione della destinazione urbanistica delle aree oggetto dei P.U.O. con valenza di P.E.E.P.”.
Non possiamo che dichiararci soddisfatti per come sta evolvendo questa pratica, riportata nel solco del rispetto della legge e dei regolamenti.
Per parte nostra rimaniamo fermamente contrari ad ulteriore consumo di suolo nel nostro territorio, tanto più quando questo consumo è inutile e asservito a interessi e speculazioni private. Chiediamo venga privilegiato il recupero dell'esistente, recupero che crea occupazione e soddisfa necessità abitative senza ulteriori cementificazioni.


Le altre Deliberazioni assunte in questo C.C. riguardano l'approvazione di una serie di regolamenti: Alienazione beni immobili, Contratti, Procedimenti amministrativi, Parcheggi a pagamento incustoditi. Come ha detto il Sindaco, il testo di questi Regolamenti è stato redatto dagli Uffici, portato in Commissione regolamento e infine in C.C. per l'approvazione.
Dobbiamo esprimere la nostra contrarietà e scontentezza per la modalità seguita. La stesura di questi regolamenti avrebbe dovuto essere condivisa con i cittadini in pubbliche assemblee, ascoltando e recependo le loro proposte e i loro suggerimenti, fatti salvi naturalmente i paletti di legge. Sarebbe stato a nostro avviso ugualmente poco trasparente e poco partecipato il discutere questi regolamenti in Consiglio Comunale, cosa invece sostenuta dal consigliere ex sindaco Nardini (sentirlo parlare di democrazia e di trasparenza è stata la barzelletta della serata).


Anche sui contenuti abbiamo alcune contrarietà: la più forte riguarda il Regolamento Alienazioni nel quale, a nostro parere i Beni storico artistici e così pure i beni soggetti a vincolo avrebbero dovuto essere citati solo per dire che MAI saranno oggetto di alienazione. Sapere che esiste un regolamento comunale che contempla anche la possibilità della loro alienazione ci mette molto in allarme.


Un'ultima considerazione metodologica: riteniamo non sia sufficiente consultare ogni tanto Associazioni e Comitati, magari scegliendoli e raggruppandoli secondo il tema che si deve trattare in quel momento; bisogna uscire dalla logica dei “portatori di interesse” per abbracciare quella dell'interesse diffuso e dei beni comuni. Solo così ogni cittadino si sentirà parte di una comunità, parte attiva di un programma e di una visione politica ed economica e acquisirà la consapevolezza che l'interesse della collettività è anche il suo interesse.


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