L'area ex Pittaluga è in
concessione al Comune di Porto Venere che, nel 2005, ha deliberato di
riqualificarla. Il progetto di riqualificazione comprendeva anche una
relazione geologica che ha evidenziato la presenza di idrocarburi.
Nel 2006 vengono commissionate da parte del Comune indagini più
approfondite. Analoghe indagini vengono effettuate dall'A.R.P.A.L. e
il Comune è obbligato dall'art. 42 del D.Lgs 152/06 ad elaborare un
Piano di caratterizzazione ambientale. Attraverso la procedura della
Conferenza dei Servizi viene attivata l'elaborazione del Piano che,
dopo integrazioni, viene approvato a fine 2008. Nel 2009 viene
approvata, sempre tramite la procedura della Conferenza dei Servizi,
la Relazione tecnica descrittiva delle indagini. Nel corso di questa
Conferenza viene anche stabilito di notificare gli atti del
procedimento alla società AgipFuel, gestore del distributore di
carburante presente in loco.
Per tutte questa indagini
il Comune ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Liguria di
114.775 euro di cui 103.397,50 erogate direttamente dalla Regione e
11.477,50 cofinanziate dal Comune di Porto Venere. Nel 2009
l'Amministrazione Nardini stanzia ulteriori 44.500,00 euro per
indagini integrative che portano alla stesura di una nuova Relazione
tecnica che verrà definitivamente approvata nel dicembre 2010. (una
sintesi di queste analisi QUI note 1 e 2).
Una nuova Conferenza dei
servizi, che si tiene nel marzo e nel luglio 2011, approva il
Documento di analisi di rischio sito/specifica e definisce le
modalità tecnico operative relative all'attuazione di misure
cautelative nell'area. Tra le disposizioni assunte in queste
Conferenza dei Servizi veniva stabilito che il Sindaco, e quindi il
Comune di Porto Venere in qualità di organo deputato alla sicurezza
e salute pubblica, avrebbe predisposto il progetto di
impermeabilizzazione tramite asfaltatura completa dell'area
contaminata.
L'Azienda U.S.L. n. 5
spezzina, con nota pervenuta al Comune il 19 luglio 2011, comunicava
che “l'intervento di asfaltatura dovrà essere realizzato nel più
breve tempo possibile al fine di garantire la tutela della salute
pubblica e comunque nel termine massimo di 90 (novanta) giorni dal
ricevimento della presente”. Veniva quindi dato incarico per la
progettazione di un intervento di impermeabilizzazione tramite
asfaltatura dell'area contaminata.
Su questa vicenda cala il
silenzio. I 90 giorni stabiliti dall'U.S.L. sono scaduti a ottobre
2011 senza che nulla sia stato fatto e tuttora (agosto 2014) nessun
intervento è stato fatto sull'area.
Nel marzo 2012, con una
Deliberazione nella quale non compare neppure una volta la parola
“inquinamento”, viene affidato incarico professionale relativo
alla progettazione preliminare per gli interventi di Riqualificazione
area polisportiva Baia delle Grazie. Il progetto riguarda proprio
l'area ex Pittaluga per la quale non è stato fatto ancora nessun
intervento di bonifica/tombamento. QUI note 3 e
4
Tutte le analisi e gli
incarichi descritti sopra hanno portato ad una spesa complessiva di
164.044,59 euro di cui 60.647,09 direttamente a carico del Comune.
Per arrivare a quale risultato? A nulla, l'area è rimasta quella di
10 anni fa, non è stata fatta né bonifica né tombamento
(nonostante l'intimazione dell'U.S.L.). I vari progetti, regolarmente
pagati, giacciono inutilizzati in qualche cassetto.
Purtroppo molto spesso
abbiamo toccato con mano questo modo di amministrare: un'intimazione
dell'U.S.L. nella quale si parla esplicitamente di tutela della
salute pubblica, serve solo a commissionare l'ennesimo progetto che
non verrà realizzato oppure si affida un altro incarico di
progettazione facendo finta di non ricordare che in quell'area non
può essere progettato nulla se prima non si procede al tombamento o
alla bonifica.
Per non parlare poi della
sovrapposizione di incarichi anche contrastanti: dal 2003 su
quell'area hanno studiato i Cantieri dell'Urbanistica Partecipata QUI con un primo
incarico il cui risultato è stato consegnato nel maggio 2007
(incarico che riguardava tutto il Fronte Mare e le sue connessioni
con l'immediato retroterra) e poi con un successivo incarico
(progetto consegnato nel 2009) circoscritto all'area Pittaluga e al
Cantiere Valdettaro..
E l'attuale
Amministrazione? Ha sicuramente ereditato problemi enormi,
disservizi, chiamiamoli così, dell'ACAM, società partecipate che
inghiottono denaro pubblico come voragini senza fondo, una situazione
di degrado non solo ambientale ma anche e soprattutto sociale, con i
cittadini relegati a semplici depositori di scheda nell'urna e poi
allontanati e tenuti in disparte, una situazione che ha portato al
disinteresse e al menefreghismo più diffusi che si sono
concretizzati nella più bassa affluenza alle urne della storia del
nostro Comune
Non ci pare però si
stiano facendo passi per contrastare questo imbarbarimento: ancora
una volta si confonde l'informazione (poca) con la trasparenza e
l'atteggiamento riassumibile nel “vi stupirò” (atteggiamento
diffuso anche a livello nazionale) con la partecipazione.
Ci sono problemi concreti
che emergono sempre più, quello degli abusi sul territorio, quello
della rete fognaria, questo dell'area Pittaluga, per fare solo
qualche esempio, e vorremmo sapere con quale progetto globale sul
territorio (se c'è) e con quali atti concreti verranno affrontati.
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