Il giorno 31 agosto con
il titolo “Schiaffo a Cozzani e alla sua giunta” La Spezia oggi
ha pubblicato un articolo sulla vicenda del PEEP a Fezzano e in
particolare sulla recente sentenza del TAR Liguria. Abbiamo giudicato
questo articolo così maldestro e poco informato (non ce ne voglia la
Redazione che lo ha firmato) da non essere meritevole di risposta da
parte nostra.
Il 3 settembre è stato
pubblicato un intervento dell'ex Sindaco Nardini che riporta nei
giusti confini la sentenza del TAR, definendola correttamente
“sospensiva”, senza quindi allinearsi, sembrerebbe, alle
trionfalistiche dichiarazioni che abbiamo letto negli ultimi giorni.
Nardini fa poi dichiarazioni su “speculazioni edilizie” e
“costruzioni di seconde case” che, queste si, sono meritevoli di
risposta.
Della vicenda PEEP
l'Associazione Posidonia si è più volte occupata, con comunicati
stampa e su questo blog, qui, qui e qui.
Riportiamo qui solo gli aspetti inerenti queste dichiarazioni di Nardini.
Riportiamo qui solo gli aspetti inerenti queste dichiarazioni di Nardini.
Perché un cittadino
possa essere iscritto ad una cooperativa che costruisce alloggi PEEP
deve avere particolari requisiti elencati nel Regolamento Comunale,
in particolare l'articolo 12, commi b, c, d, e
prescrive che i soci
assegnatari debbano possedere i seguenti requisiti: avere residenza
anagrafica o attività lavorativa principale nel Comune di Porto
Venere, non essere titolare del diritto di proprietà di alloggi
ubicati nel Comune di Porto Venere, in Comuni appartenenti all'ambito
territoriale di utenza dell'intervento o in qualsiasi località del
territorio nazionale (in quest'ultimo caso il Regolamento tiene conto
del valore locativo complessivo). Tali requisiti debbono essere
posseduti anche dai componenti il nucleo familiare dell'assegnatario
o dell'acquirente.
Sulla base del numero
soci e della loro rispondenza a questi requisiti le cooperative
concorrenti si sono aggiudicate le aree. E' successo che, avuta
l'assegnazione dei terreni a gennaio 2011, a febbraio la cooperativa
La Marinara, assegnataria dell'area al Fezzano e di due alle Grazie,
ha pubblicizzato queste nuove costruzioni presso la coop del centro
commerciale Il Faro. A chi ha telefonato chiedendo informazioni su
questi alloggi e manifestando chiaramente l'intenzione di acquisto è
stato detto che non aveva nessuna importanza avere la residenza ma
che questa poteva essere presa al momento del rogito (in netto
contrasto con art. 12 b del Regolamento), che non aveva nessuna
importanza avere altri immobili intestati (in netto contrasto con
art. 12 c d e del regolamento) e che si poteva intestare al marito o
a un figlio (vedi art. 12 comma 3 del Regolamento).
Alle contestazioni
seguite a questa pubblicità la cooperativa aveva risposto che non si
trattava di vendita degli alloggi ma della ricerca di nuovi soci
(?!?), soci che, sempre in base al Regolamento Comunale, avrebbero
dovuto già esserci al momento dell'assegnazione delle aree in numero
uguale o superiore al numero degli alloggi da costruire (articolo 6
punti 3 e 5)
L'Associazione Posidonia
aveva richiesto di poter consultare l'elenco dei soci, possibilità
negata in nome di una distorta (secondo noi) interpretazione del
rispetto della privacy. A nostro parere, e non solo nostro, se
l'avere certi requisiti da a cittadini il diritto di avere
agevolazioni economiche e fiscali, io, cittadino che non ne ha
diritto, ho però il diritto di verificare se l'altro ha veramente
questo diritto.
Come si configura questa
vicenda se non come “speculazione edilizia” e “costruzione di
seconde case”?
Spiace, e non è ironico,
vedere il PD ancora arroccato nella difesa dell'indifendibile. A
nostro parere questo ha un solo significato, che la riflessione sulle
cause della sconfitta elettorale è ben lontana dall'essere
completata.
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