Le ultime elezioni di Portovenere sembrano aver segnato elementi di discontinuità con le passate Amministrazioni Comunali. Se non verranno tradite anche questa volta le promesse elettorali ci sarà localmente un clima politico nuovo in cui potranno essere coinvolte, ascoltate e valorizzate anche le associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio.
E’ però necessario e urgente
che l’Amministrazione aggiorni e completi i propri strumenti normativi
(Statuto del Comune di Porto Venere e
regolamenti applicativi)
definendo chiaramente quali
rapporti possano intercorrere con gli organismi di partecipazione popolare
presenti sul territorio.
Qui di seguito sono riportati
alcuni riferimenti legislativi e considerazioni che speriamo siano utili per
affrontare in modo costruttivo l’argomento.
L'articolo 8 del Decreto
Legislativo 267/2000, Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti
locali, recita al comma 1: “I comuni, anche su base di quartiere o di frazione,
valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di
partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme
associative sono disciplinati dallo statuto”; al comma 3 “Nello statuto
devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché
procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini
singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di
interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il
loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su
richiesta di un adeguato numero di cittadini.”
Lo Statuto del Comune di Porto
Venere, approvato nel gennaio 2004, contiene indicazioni generiche e astratte
sulla partecipazione, indicazioni che in pratica lasciano alla totale
discrezionalità dell'Amministrazione ogni decisione su possibili coinvolgimenti
dei cittadini. Nello Statuto si fa riferimento a Istituti di partecipazione che
avrebbero dovuto essere regolamentati da successivi appositi atti/regolamenti
che o non sono stati mai approvati o non sono stati portati a conoscenza degli
interessati, cioè dei cittadini.
Questo modo di procedere ci fa
pensare che si sia voluta solo formalmente rispettare la legge, senza porre in
atto disposizioni che rendano reale e effettiva la partecipazione dei
cittadini.
Anche sulla trasparenza e
sull'accesso alle informazioni e ai documenti amministrativi si enunciano nello
Statuto principi generici che esprimono una idea ormai superata dell'accesso,
basata sull'interesse giuridicamente rilevante.
Il Comune di Porto Venere ha un
Regolamento sull'accesso agli atti risalente agli anni ’90 e non pubblicato sul
sito del Comune né in altra forma, quindi poco conosciuto dai cittadini. In
questo regolamento si ripetono passo passo le indicazioni della legge 241/1990
e non è mai stato modificato alla luce dei successivi Decreti Legislativi, per
esempio quello del 2005 sull'accesso alle informazioni ambientali, o altri che
si sono succeduti dal '90 ad oggi.
E' necessaria e auspicabile una
prossima riforma, partecipata e condivisa, sia dello Statuto Comunale, alla
luce delle nuove disposizioni, anche europee, sulla trasparenza e sulla
partecipazione dei cittadini, sia del regolamento di accesso agli atti amministrativi
che dovrebbe tener conto del recente Decreto Legislativo 33/2013.
Ed è proprio in vista di tali
revisioni che ci auguriamo venga normato il rapporto tra Amministrazione Comunale e libere forme
associative di cittadini inserendo nello Statuto Comunale e in appositi
Regolamenti applicativi il riconoscimento del valore sociale
dell'Associazionismo liberamente costituito. Un tale atto non prevarica il
rapporto tra Amministrazione e cittadini, che rimane prioritario e
fondamentale, ma lo completa e lo integra; nello stesso tempo l’Amministrazione Comunale riconosce il valore sociale
dell’associazionismo liberamente costituito, quale espressione di effettiva
partecipazione, sussidiarietà e pluralismo.
Da un
lato l'Amministrazione promuove lo sviluppo dell'associazionismo e ne favorisce
l’apporto al conseguimento di finalità di carattere sociale, civile e
culturale. Dall'altro le Associazioni acquisiscono il diritto di essere considerati soggetti attivi nel proporre
progetti e iniziative e acquisiscono altresì il diritto di prendere visione di
qualunque atto amministrativo e di divulgarlo tra i cittadini con i mezzi a
loro disposizione.
Si
viene a definire in questo modo un metodo di confronto continuo con
l’Amministrazione, con impegni reciproci formalmente riconosciuti da entrambe
le parti.
Ottenuto
questo riconoscimento, devono essere poi stabilite le modalità del rapporto
Amministrazione-Associazioni. Di seguito qualche esempio in cui le forme
verbali sono usate all’indicativo presente anziché al condizionale, come
sarebbe più corretto, solo per facilitare la lettura
L'Amministrazione
Comunale istituisce (potrebbe istituire) un
apposito registro delle associazioni senza fini di lucro e di utilità sociale i
cui ambiti di intervento siano rivolti a:
- tutela e salvaguardia del territorio e dell'ambiente;
- volontariato, attività socio-sanitaria e impegno civile;
- attività culturali e spettacolo;
- sviluppo economico e turistico del territorio;
- politiche giovanili;
- comitati di frazione;
- attività sportive educative e del tempo
libero;
- altro..........
Le
Associazioni iscritte ad una o più sezioni del registro, siano esse costituite nel comune di Porto
Venere o a carattere nazionale, hanno il diritto di essere preventivamente
informate in merito agli indirizzi e conseguenti provvedimenti che
l'Amministrazione Comunale intende adottare nelle materie delle rispettive
competenze. L’Amministrazione Comunale può concedere alle associazioni iscritte
al registro e che ne facciano richiesta, proprie attrezzature e beni mobili e
immobili per la realizzazione di progetti rispondenti alle finalità del loro
statuto.
Questi
sono solo alcuni esempi che potranno/dovranno essere studiati, modificati,
approfonditi con modalità partecipata e condivisa dai cittadini, se la
nuova amministrazione vorrà dare un segnale di cambiamento e discontinuità con
le precedenti.
Chiudiamo
con l’auspicio espresso nel precedente post che sintetizza e racchiude la
nostra idea di rapporto/dialogo con l’Amministrazione. Avevamo scritto:
Auspichiamo si possa dare vita a un “cantiere permanente di idee”,
formalmente riconosciuto con atti amministrativi, che dialoghi con il Comune
continuando a mantenere la propria autonomia di giudizio e
di proposta e riconoscendo naturalmente agli amministratori la
prerogativa della decisione finale sulle proposte che verranno formulate..
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