domenica 23 giugno 2013

Amministrazioni & Associazioni


Le ultime elezioni di Portovenere sembrano aver segnato elementi di discontinuità con le passate Amministrazioni Comunali.  Se non verranno  tradite anche questa volta le promesse elettorali ci sarà localmente un clima politico nuovo in cui potranno essere coinvolte, ascoltate e valorizzate anche le associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio.
E’ però necessario e  urgente  che l’Amministrazione aggiorni e completi i propri strumenti normativi (Statuto del Comune di Porto Venere e  regolamenti applicativi)  definendo  chiaramente quali rapporti possano intercorrere con gli organismi di partecipazione popolare presenti sul territorio. 
Qui di seguito sono riportati alcuni riferimenti legislativi e considerazioni che speriamo siano utili per affrontare in modo costruttivo l’argomento.

L'articolo 8 del Decreto Legislativo 267/2000, Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, recita al comma 1: “I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto”;  al comma 3Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.” 

 
Lo Statuto del Comune di Porto Venere, approvato nel gennaio 2004, contiene indicazioni generiche e astratte sulla partecipazione, indicazioni che in pratica lasciano alla totale discrezionalità dell'Amministrazione ogni decisione su possibili coinvolgimenti dei cittadini. Nello Statuto si fa riferimento a Istituti di partecipazione che avrebbero dovuto essere regolamentati da successivi appositi atti/regolamenti che o non sono stati mai approvati o non sono stati portati a conoscenza degli interessati, cioè dei cittadini.
Questo modo di procedere ci fa pensare che si sia voluta solo formalmente rispettare la legge, senza porre in atto disposizioni che rendano reale e effettiva la partecipazione dei cittadini.
Anche sulla trasparenza e sull'accesso alle informazioni e ai documenti amministrativi si enunciano nello Statuto principi generici che esprimono una idea ormai superata dell'accesso, basata sull'interesse giuridicamente rilevante.
Il Comune di Porto Venere ha un Regolamento sull'accesso agli atti risalente agli anni ’90 e non pubblicato sul sito del Comune né in altra forma, quindi poco conosciuto dai cittadini. In questo regolamento si ripetono passo passo le indicazioni della legge 241/1990 e non è mai stato modificato alla luce dei successivi Decreti Legislativi, per esempio quello del 2005 sull'accesso alle informazioni ambientali, o altri che si sono succeduti dal '90 ad oggi.
E' necessaria e auspicabile una prossima riforma, partecipata e condivisa, sia dello Statuto Comunale, alla luce delle nuove disposizioni, anche europee, sulla trasparenza e sulla partecipazione dei cittadini, sia del regolamento di accesso agli atti amministrativi che dovrebbe tener conto del recente Decreto Legislativo 33/2013.
Ed è proprio in vista di tali revisioni che ci auguriamo venga normato il rapporto tra  Amministrazione Comunale e libere forme associative di cittadini inserendo nello Statuto Comunale e in appositi Regolamenti applicativi il riconoscimento del valore sociale dell'Associazionismo liberamente costituito. Un tale atto non prevarica il rapporto tra Amministrazione e cittadini, che rimane prioritario e fondamentale, ma lo completa e lo integra; nello stesso tempo l’Amministrazione Comunale riconosce il valore sociale dell’associazionismo liberamente costituito, quale espressione di effettiva partecipazione, sussidiarietà e pluralismo.
Da un lato l'Amministrazione promuove lo sviluppo dell'associazionismo e ne favorisce l’apporto al conseguimento di finalità di carattere sociale, civile e culturale. Dall'altro le Associazioni acquisiscono il diritto  di essere considerati soggetti attivi nel proporre progetti e iniziative e acquisiscono altresì il diritto di prendere visione di qualunque atto amministrativo e di divulgarlo tra i cittadini con i mezzi a loro disposizione.
Si viene a definire in questo modo un metodo di confronto continuo con l’Amministrazione, con impegni reciproci formalmente riconosciuti da entrambe le parti.
Ottenuto questo riconoscimento, devono essere poi stabilite le modalità del rapporto Amministrazione-Associazioni. Di seguito qualche esempio in cui le forme verbali sono usate all’indicativo presente anziché al condizionale, come sarebbe più corretto, solo per facilitare la lettura
L'Amministrazione Comunale istituisce (potrebbe istituire) un apposito registro delle associazioni senza fini di lucro e di utilità sociale i cui ambiti di intervento siano rivolti a:
-  tutela e salvaguardia del territorio e dell'ambiente;
-  volontariato, attività socio-sanitaria e impegno civile;
-  attività culturali e spettacolo;
-  sviluppo economico e turistico del territorio;
-  politiche giovanili;
-  comitati di frazione;
-  attività sportive educative e del tempo libero;
-  altro..........
Le Associazioni iscritte ad una o più sezioni del registro,  siano esse costituite nel comune di Porto Venere o a carattere nazionale, hanno il diritto di essere preventivamente informate  in merito agli indirizzi e conseguenti provvedimenti che l'Amministrazione Comunale intende adottare nelle materie delle rispettive competenze. L’Amministrazione Comunale può concedere alle associazioni iscritte al registro e che ne facciano richiesta, proprie attrezzature e beni mobili e immobili per la realizzazione di progetti rispondenti alle finalità del loro statuto. 

Questi sono solo alcuni esempi che potranno/dovranno essere studiati, modificati, approfonditi con modalità partecipata e condivisa dai cittadini, se la nuova amministrazione vorrà dare un segnale di cambiamento e discontinuità con le precedenti.

Chiudiamo con l’auspicio espresso nel precedente post che sintetizza e racchiude la nostra idea di rapporto/dialogo con l’Amministrazione. Avevamo scritto:
Auspichiamo si possa dare vita a un “cantiere permanente di idee”, formalmente riconosciuto con atti amministrativi, che dialoghi con il Comune continuando a mantenere la propria autonomia di giudizio e di  proposta e riconoscendo naturalmente agli amministratori la prerogativa della decisione finale sulle proposte che verranno formulate..



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