sabato 28 dicembre 2024

Tacciano le armi

 


Il Consiglio Comunale di Porto Venere nella seduta del 23 dicembre u.s. ha respinto a maggioranza l’o.d.g. sul riconoscimento dello Stato di Palestina proposto da ANPI Nazionale, ARCI e molte altre sigle che operano per la pace e in difesa dei diritti dei popoli. L’o.d.g. chiedeva il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina ritenendolo un passo fondamentale per equiparare la sua condizione sul piano politico a quella degli altri Stati, per riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno stato da parte dei palestinesi e per ribadire le tutele previste dal Diritto Internazionale. Non sono più sufficienti le dichiarazioni di condanna delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea ma occorre una ferma presa di posizione per fermare il massacro che si sta attuando nella striscia di Gaza e porre fine all’occupazione militare israeliana.

L’o.d.g. è stato letto in Consiglio Comunale da uno dei consiglieri di minoranza, è stata letta un’intervista al coordinatore uscente delle Nazioni Unite sul fallimento della diplomazia, ma nulla da fare. La posizione della maggioranza è stata espressa da sindaco e vicesindaco secondo i quali si tratta di una questione soggettiva e il C.C., la casa dei cittadini, non è luogo in cui parlarne.

giovedì 19 dicembre 2024

Un nuovo traghetto nel Golfo

 


E’ sbarcato a Spezia proveniente da Rotterdam il nuovo traghetto Ro-Ro completamente elettrico acquistato da GNL Italia. Il mezzo “sarà funzionale al progetto di truckloading che prenderà il via nel primo trimestre del 2025 presso il terminale di Panigaglia” come dichiarato dalla stessa società a Shipping Italy.


La nostra ferma contrarietà alla presenza del rigassificatore nel golfo così come le nostre obiezioni al progetto di truckloading QUI
, caricamento su autobotti del gnl, e anche al progetto di vesselreloading, che comporterà l’ingresso in golfo e l’attracco al pontile del rigassificatore di metaniere molto più grandi di quelle che abbiamo visto finora e in numero molto più alto rispetto all’attuale, sono sempre state e rimangono di due tipi.

mercoledì 11 dicembre 2024

Anche qui può succedere

 


Quel luogo è inappropriato per le funzioni che lì vengono svolte. Capisco che c’è perché quando fu realizzato alla fine degli anni ‘50 si prevedeva lì l’uscita e l’entrata dell’autostrada, era tutta aperta campagna, e si presentava appropriato, ma oggi no”. Questo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in Consiglio Regionale dopo il grave incidente avvenuto in un deposito di idrocarburi a Calenzano.

Le stesse cose non si potrebbero dire per il rigassificatore di Panigaglia. Costruito alla fine degli anni ‘60, era già allora collocato in un sito palesemente inadeguato per la vicinanza ai centri abitati e la mancanza di vie di fuga. Da sempre esiste un’unica via che percorre la costa ovest del golfo collegando tra loro i paesi che vi si affacciano. Ma seguendo un copione che si è consolidato e affinato nel tempo, già nel 1966 partì a favore dell’impianto una campagna di stampa che, abilmente guidata, definiva la baia di Panigaglia come una “squallida fetta di terra quasi disabitata…. dal suolo acquitrinoso ….. definita dagli indigeni costa maledetta…”. Campagna che proseguì nel 2008 al momento della richiesta di quasi triplicazione dell’impianto quando, sul settimanale L’Espresso del 26 giugno, il rigassificatore di Panigaglia venne chiamato “un tesoro nel Golfo”, si definì la piccola baia “un luogo quasi abbandonato” e lo specchio d’acqua del Golfo “piatto e silenzioso”.