domenica 1 settembre 2013

Assemblea pubblica sulla Società Porto Venere Sviluppo S.r.l.



Si è tenuta martedì 27 presso il Centro Sociale del Fezzano una assemblea popolare indetta dall'Amministrazione Comunale allo scopo di illustrare la situazione della Porto Venere Sviluppo Srl,  società che ha come core business aziendale la realizzazione del parcheggio con box auto in località Fezzano e sulla quale abbiamo già scritto in questo blog. Il progetto approvato prevedeva 56 box auto, divenuti poi a progetto concluso 82, 13 posti coperti e144 posti auto a rotazione (di cui 12 esterni alla struttura).

Nel corso della serata sono emersi fatti noti e alcuni sconosciuti.


FATTI NOTI
La situazione economico-finanziaria
Nel corso dell’assemblea, che è stata registrata e confidiamo verrà pubblicata, il Sindaco Cozzani  ha illustrato la catastrofica situazione finanziaria di questa società che, essendo a totale partecipazione pubblica, crea non pochi problemi alla tenuta dei conti dell'intero comune. Basti dire che se anche venissero venduti i 31 box ancora invenduti e gli 11 posti auto rimasti, sanati i debiti con banche, Comune e fornitori, rimarrebbe un buco di circa 700.000 euro (altro che i 168.000 euro di utile da reinvestire nei borghi come favoleggiava l’allora Sindaco Nardini nella riunione del 28 gennaio 2011!)
Chi, come noi, ha monitorato la situazione della società fin dal suo nascere e ha costantemente preso visione delle decisioni assunte dall'Amministrazione su di essa nonché dei bilanci annuali depositati presso la Camera di Commercio della Spezia, non ha avuto grandi sorprese, purtroppo. Ci saremmo anzi aspettati una maggiore durezza da parte del Sindaco Cozzani nel trattare alcuni aspetti o episodi e confidiamo che il suo glissare sia stato dettato dalla dovuta riservatezza di fronte a una indagine della Corte dei Conti ancora in corso.

FATTI NON NOTI
1 – la certificazione di agibilità
L'inaugurazione del parcheggio è avvenuta il  20 aprile 2013  in piena campagna elettorale, cosa che la dice lunga sulla motivazione della fretta. Al momento dell'inaugurazione non era, e non lo è tuttora, completata la parte esterna per cui la struttura non aveva ancora ottenuto la certificazione di agibilità. Come ha riferito il Sindaco Cozzani nel dare questa notizia, appena insediato ha dovuto procedere a uno scorporo delle opere per far sì che la struttura potesse cominciare a funzionare.
Vista la fretta e il momento in cui si è voluto a tutti i costi inaugurare potremmo parlare di patetici mezzucci ma, a nostro parere, non si è trattato solo di quello: è stato l’ennesimo esempio di quanto poco l’Amministrazione Nardini rispettasse i cittadini e della sua propensione alla manipolazione e allo sfruttamento di qualsiasi circostanza a fini propagandistici e di immagine (vedi, per esempio, le celebrazioni sull’abbattimento dello Scheletrone e successivi anniversari).
                                                                                       
2 – La richiesta di mallevatoria
La seconda rivelazione del sindaco Cozzani riguarda il tentativo fatto dal dimissionario Consiglio di Amministrazione della Società di avere dalla nuova Amministrazione una garanzia di mallevatoria, cioè il tentativo di garantirsi una sorta di “perdono preventivo”, di non essere quindi perseguibili qualsiasi accusa potesse in futuro essere formulata nei confronti della loro gestione della Società; in sostanza il Sindaco avrebbe dovuto farsi garante per loro.
Questo codicillo, nascosto tra le righe del verbale di dimissioni presentato al Sindaco per la firma, è stato scoperto perché egli, prima di firmare, ha fatto esaminare il documento da un legale di sua fiducia.
                                                                                        
3 – La lettera che autorizza una modifica del progetto
Ma il vero scoop della serata è stata la presentazione di una lettera dell’ex sindaco Nardini che autorizzava il C.d.A  della Società a variare il progetto approvato in Consiglio Comunale aumentando il numero dei box.

Come abbiamo già scritto in questo blog, il 25 settembre 2008 con Deliberazione della Giunta Comunale n. 158 viene assegnato ad una commissione paritetica il compito di “elaborare una sintetica relazione dalla quale si evincano
-         il quadro complessivo economico finanziario della società, anche con riferimento alla situazione economica degli anni precedenti,
-         lo stato di progettazione degli interventi programmati,
-         le possibilità di eventuale modifica delle progettazioni già realizzate con evidenza delle conseguenze giuridiche-economiche che ne potrebbero derivare,
-         le prospettive eventuali di modifica dello statuto societario, anche con riferimento alle condizioni economiche della società stessa”.

La commissione consegna la relazione all’allora Sindaco Nardini il 9 gennaio 2009 e, esaminate le diverse proposte che comprendevano anche proposte di modifiche alla progettazione del parcheggio come si vede qui a fianco, ipotesi B e C, il Consiglio Comunale, il  24 gennaio 2009, da mandato al Sindaco di trasformare la società da Spa in Srl e lo autorizza “all’assunzione delle decisioni e alla sottoscrizione degli atti necessari all’approvazione del nuovo statuto societario autorizzandolo altresì ad apportare tutte le correzioni ed integrazioni formali eventualmente chieste”. Il Sindaco è autorizzato quindi dal C.C. solo a compiere gli atti necessari alla trasformazione della natura giuridica della Società. Il C.C. non si pronuncia sulle ipotesi progettuali, deduciamo che sia rimasta  in vigore la progettazione già approvata, ipotesi A.
Nella lettera del 21 maggio 2009 l’ex Sindaco scrive che secondo la commissione “l’ultima soluzione progettuale presentata rispondeva a logiche parzialmente superate”. Non abbiamo trovato in quale pagina della relazione sia scritta questa considerazione, anzi, la Commissione scrive: “alla luce della prenotazione soltanto parziale dei box e dei posti auto da concedere a privati, tenendo conto dei dati del quadro economico finanziario, è realistico ipotizzare due possibili scelte alternative:
1) la mancata realizzazione del progetto con la restituzione del doppio della caparra …(omissis)..… 
2) la modifica del progetto dal punto di vista tecnico attraverso l’adozione di una delle possibili soluzioni di cui alle lettere B e C…(omissis)…” (L’ipotesi B prevedeva 56 box mentre la C ne prevedeva 50)
La lettera di Nardini invece prosegue formulando “alcuni indirizzi utili per la realizzazione dell’intervento:
-         necessità di prevedere un maggior numero di box auto privati rispetto alla soluzione progettuale presentata per garantire il fabbisogno necessario nella frazione del Fezzano e la necessaria copertura finanziaria
-         verificare la possibilità di tramutare il contratto con i promissari acquirenti da concessione pluriennale del diritto di superficie a vendita del bene in proprietà esclusiva…….”
I box auto sono così diventati 82 e ad oggi ne sono stati venduti 51. Anche il secondo suggerimento è stato seguito dalla Società che ha proceduto vendendo i box come esclusiva proprietà.
                                                                                                                               
CONCLUSIONI
Consideriamo molto grave che un Sindaco, che prima di essere eletto aveva firmato l’appello dei molti cittadini contrari a quella costruzione e che aveva fatto dell’opposizione alla Società un cavallo di battaglia della sua campagna elettorale, non solo si sia poi battuto, contro ogni logica, affinché l’opera venisse realizzata ma addirittura si sia arrogato il potere, con una semplice lettera non supportata da nessuna delibera del C.C e neppure di Giunta, come ha sottolineato il Sindaco Cozzani, di suggerire una modifica sostanziale al progetto approvato in precedenza.
Come abbiamo appreso martedì, questa modifica è una delle cause, anche se non l’unica, del grave dissesto finanziario in cui versa la società, cioè il comune, e che si ripercuoterà sulla qualità della vita di tutti i cittadini.
                                   
E I CITTADINI?
I numerosissimi cittadini presenti hanno seguito in un attonito e totale silenzio la relazione del Sindaco Cozzani e hanno anche assistito all’(in)spiegabile silenzio dei soli due membri della passata amministrazione, Masi e Faggioni, e dei pochissimi rappresentanti dell’allora partito di riferimento presenti in sala.


 P.S.
Questo post è in elaborazione dal 28 agosto. Oggi, poco prima di pubblicarlo, leggiamo la risposta di Nardini pubblicata su La Nazione. Ci chiediamo come mai non abbia sentito il bisogno di essere presente all’assemblea e rispondere direttamente di fronte ai cittadini ma abbia preferito farlo solo tramite stampa dove non è possibile contraddittorio. La sue risposte ci appaiono strumentali, parziali e toccano la forma ma non la sostanza; pensiamo quindi di non dover modificare né aggiungere nulla a quanto scritto sopra.


4 commenti:

  1. Penso che, dovendo studiare numeri snocciolati da altri, bene abbia fatto Nardini a prendersi qualche giorno. Avessero voluto un confronto Cozzani avrebbe dovuto mandare il suo elaborato a Nardini un paio di giorni prima dell'assemblea, ma così non è stato. Trovate un ente super partes che certifichi chi bleffa, Nardini o Cozzani, e mettete la parola fine a questa querelle in attesa di conoscere il bilancio del comune.
    Saluti

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  2. Chi ha avuto in mano sino al 26 maggio 2013 i dati della società di cui era l'unico socio non
    può invocare termine per avere in anticipo dati aggiornati:si trattava di dati riferiti al precedente consiglio di amministrazione.Se
    i componenti del precedente cda fossero stati presenti alla assemblea avrebbero potuto comunicare in diretta i propri dubbi;farlo in
    tempi successivi ed in modo anonimo non conferisce credibilità alle loro tesi.

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  3. Non ho capito una cosa: quanto ha fatto spendere in più l'ex sindaco? Se quella lettera è la principale causa del dissesto finanziario della società, penso sia una cifra molto considerevole. Si conosce la cifra esatta?

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  4. l'importo aggiuntivo che l'ex sindaco,in deroga alla revisione finanziaria ed edilizia della Commissione comunale,ha fatto spendere è assai ingente.
    Per dati più certi lo chieda a lui,ma solo nelle "sedi istituzionali" perché alla assemblea popolare lui non partecipa.

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