Abbiamo letto nella stampa locale che la Regione Liguria ha stanziato fondi per la bonifica dell’Area ex Pittaluga alle Grazie, fondi provenienti dalla quota prevista per la Liguria nel programma per la bonifica dei siti contaminati varato dal Ministro Costa. A nostro parere questa notizia non dovrebbe essere accompagnata da nessun trionfalismo, si dovrebbe invece chiedere scusa alla comunità del golfo (perché l’Area ex Pittaluga è un sito inquinato nel golfo) per il ritardo e per la superficialità con cui negli anni è stato trattato questo problema.
Sull'Area ex Pittaluga abbiamo scritto più volte QUI, QUI nonché nella Pagina a lei dedicata in questo blog. Riassumiamo brevemente. Il Comune di Porto Venere, che ha in concessione l’area, ha acquisito nel 2006 una relazione geologica che evidenziava la presenza nel sottosuolo di idrocarburi. A questa prima indagine ne seguono altre e l’ARPAL impone al Comune di elaborare un Piano di caratterizzazione ambientale che verrà approvato in Conferenza dei Servizi nel 2009. Nel luglio 2011 una nuova Conferenza dei Servizi dispone che il Comune predisponga un progetto di impermeabilizzazione tramite asfaltatura completa dell’area contaminata, e l’ASL prescrive che l’ intervento venga eseguito “nel termine massimo di 90 (novanta) giorni dal ricevimento della presente”. Viene dato incarico professionale per la “progettazione esecutiva dei lavori di impermeabilizzazione tramite asfaltatura” dell'area contaminata. Scadono i 90 giorni e nulla succede, le indagini e le prescrizioni sembrano dimenticate e addirittura, nel 2012, si progetta di realizzare in quell’area un impianto polisportivo.
Tutte le analisi e gli incarichi descritti sopra hanno portato a una spesa complessiva di 164.044,59 euro di cui 60.647,09 direttamente a carico del Comune. Per arrivare a quale risultato? A nulla, non è stata fatta né bonifica né tombamento.
E arriviamo al settembre 2014 quando l’Associazione Posidonia si è mossa chiedendo di poter discutere, con l’Amministrazione e con i cittadini, gli interventi che da anni avrebbero dovuto essere messi in atto. Ne abbiamo scritto QUI. Dopo questa richiesta, inizio dichiarato dei lavori 29 settembre, viene cantierata l’Area Pittaluga.
L’Autorità Portuale, prevedendo una spesa di 73100,82 euro, inizia “lavori di sistemazione e asfaltatura”. Nessun cenno a opere di bonifica e che non si trattasse di bonifica lo confermano gli annunci di questi giorni ma soprattutto lo dice il BUR della Regione Liguria nel quale l’area Pittaluga è sempre rimasta nell’elenco dei siti da bonificare. Il 13 marzo u.s. nel sito della Regione Liguria viene pubblicato un comunicato sul reperimento di fondi per la bonifica di tre siti: “A seguito della richiesta avanzata dal governo nel febbraio scorso per la segnalazione dei siti su cui intervenire prioritariamente, Regione Liguria ha avviato una ricognizione e messo a punto una graduatoria dettagliata degli interventi da realizzare attribuendo a ciascuno un punteggio di priorità. I tre siti nello spezzino e nel savonese sono quindi risultati quelli a maggior rischio su cui agire nel minor tempo possibile con le opere di bonifica”.
In tutti questi anni è stato consentito ai cittadini di frequentare l’area e coltivare gli orti confinanti, sono state realizzate nell’area strutture di società sportive, non sono mai stati presentati gli studi sugli inquinanti presenti e le possibili conseguenze sulla salute, non è stato presentato nessuno scenario di possibili interventi. Riteniamo che queste comunicazioni ai cittadini siano doverose da parte di chi ha la responsabilità della salute pubblica e confidiamo che perlomeno quest’ultimo intervento annunciato venga presentato alla comunità, illustrando, finalmente, la reale situazione dell’area e quali procedure di bonifica verranno messe in atto.
Nessun commento:
Posta un commento