giovedì 1 maggio 2025

Il Parco dov'è?

 


L’Associazione Posidonia e Fabio Giacomazzi, biologo di Legambiente, replicano alle dichiarazioni riportate nell’articolo pubblicato il 29 aprile su Il Secolo XIX con il titolo “Porto Venere assente agli eventi sul Tino”



Apprendiamo con sconcerto, ma purtroppo senza eccessivo stupore, che le visite all’isola del Tino “sono regolate da accordi specifici tra Marina e CAI, con limiti di frequentazione perché non ci sono i cessi”, come dichiarato dal Consigliere Comunale Balzarotti.

La prima obiezione, che non è solo formale, riguarda questi “accordi specifici” che non sono mai stati resi noti. Trattandosi di un bene di tutti i cittadini, e di un bene preziosissimo quale è l’isola del Tino, crediamo che non dovrebbe esserci bisogno di fare richiesta per avere il testo di questi accordi ma che dovrebbe essere un dovere dell’Amministrazione portarli a conoscenza di tutti.

venerdì 4 aprile 2025

Dichiarazioni non conformi

 


                                 4 alla volta trasportati dal Ro-Ro da Panigaglia all'ex molo Enel


Articoli di stampa di queste ultime settimane hanno riportato alla ribalta le nuove funzioni che saranno aggiunte al rigassificatore di GNL Italia presente nella baia di Panigaglia. Stiamo parlando delle funzioni di truck loading e di vessel reloading sulle quali abbiamo già scritto QUI.

La prima, cioè il caricamento su autobotti di gas naturale liquefatto per essere poi trasferite al di là del golfo, è stata autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in concerto con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con Decreto del 24 febbraio 2023.

Il Ministero, Direzione generale Infrastrutture e Sicurezza, a seguito di istanza presentata dalla Società, aveva indetto a aprile 2021 la Conferenza dei Servizi comunicando con chiarezza ai soggetti coinvolti che

nel procedimento autorizzativo era da intendersi inclusa anche la parte del progetto relativa alle attività di trasferimento delle autocisterne tramite traghetto Ro-Ro, nonché la parte riguardante il Comune di La Spezia, e che quindi l’eventuale autorizzazione rilasciata alla GNL Italia Spa avrebbe riguardato il progetto nel suo complesso”.


domenica 2 marzo 2025

3. La storia dà torto e dà ragione

 


Da riscontri effettuati dall’Ufficio Tributi del Comune di Porto Venere negli anni 2004/2005 emerge che lo stabilimento Snam risulta accatastato in minima parte e in una categoria, la E9, che il Comune ritiene inadeguata alla tipologia dell’impianto. Nella categoria E sono infatti inseriti i fabbricati destinati all’interesse pubblico o ad attività e a funzioni speciali e di pubblica utilità. Nella categoria E9 sono inseriti, per esempio, discariche, magazzini e stabilimenti per attività consortili, edifici destinati a acquedotti civici, mattatoi, lavatoi, campi sportivi e simili. I fabbricati del gruppo E sono esentati dal pagamento dell’IMU e da altre imposte su immobili e fabbricati.


venerdì 28 febbraio 2025

2. La storia non ha nascondigli

 


L’Accordo del ‘96 ha tra le sue finalità la riqualificazione di due aree verdi, una lato Fezzano e una lato Pezzino, nonché la trasformazione funzionale di una parte degli immobili dello Stabilimento e la riclassificazione urbanistica delle aree indicate nel Piano Particolareggiato.

Riprendiamo in particolare due articoli:

Articolo 3, Oggetto dell’Accordo, “In coerenza con le finalità come sopra enunciate, l’Accordo ha pertanto specificamente per oggetto l’approvazione di un progetto che prevede:

  1. la demolizione di alcuni edifici esistenti;

  2. la realizzazione di un nuovo edificio ad uso officine, magazzini, ricovero automezzi ed uffici tecnici;

  3. la riclassificazione urbanistica a “verde pubblico” (F3) di un’area di mq 3.914 sottostante e antistante Cà Bertocchi, precedentemente classificata “zona boschiva attrezzata” (E3) e “Parco con Ville” (C9);

  4. la riclassificazione urbanistica a “verde privato Pezzino Basso” (C9/VP), di un’area di mq 2.500, sita in località Pezzino Basso, precedentemente classificata “verde pubblico” (F3);

  5. il completamento della passeggiata a mare “Le Grazie”;

  6. la monetizzazione degli oneri finanziari connessi alla realizzazione delle opere di riqualificazione paesistico-ambientale dell’area dello Stabilimento e alla realizzazione delle opere di cui alle lettere a) e b) che precedono.”


giovedì 27 febbraio 2025

1. La storia siamo noi

 


Dopo la notizia dell’attentato alla petroliera al campo boe di Vado Ligure anche a Panigaglia sono aumentate le misure cautelari contro atti di terrorismo. Il provvedimento maggiormente avvertito dai cittadini è stato la chiusura del sentiero che costeggia per un breve tratto la parte della baia lato Fezzano. Più e più volte siamo intervenuti sui rischi connessi alla presenza stessa dello stabilimento nel nostro territorio, citando sempre anche il rischio terrorismo, e ci ritorneremo ancora. In questo post vogliamo ripercorrere la storia di questo sentiero, storia emblematica dei rapporti tra Amministrazione Comunale e Società GNL Italia, che ha origini lontane e che merita di essere conosciuta.

Nel luglio 1987 Snam presenta, al Ministero dell’Industria e al Comune di Porto Venere, istanza di ristrutturazione per poter lavorare gas di tipo leggero. Il Comune di Porto Venere esprime parere dubitativo mentre il Ministero dell’Industria da l’assenso alle modifiche richieste,

Nel maggio 1988 viene sottoscritto tra Comune e Snam un Protocollo di Intesa per uno studio di fattibilità per un progetto calibrato sia sulle esigenze della Società che sulla conformazione della baia. Nella prima metà del 1989 viene presentato il Piano che prevede l’interramento dei serbatoi sotto il monte Castellana e l’aumento della loro capacità oltre a un nuovo assetto anche del pontile di attracco. La popolazione si oppone duramente e il progetto, che pure gode del favore dell’Amministrazione, viene accantonato.