mercoledì 18 dicembre 2013
lunedì 14 ottobre 2013
Partecipate ma non rompete
Abbiamo letto su La
Spezia Oggi News la cronaca di Claudia Bertanza sull'incontro del Comitato
Salviamo gli alberi della Cernaia con amministratori del Comune della
Spezia.
La vicenda degli alberi
della scalinata Cernaia, sofore japoniche piantate nel 1905, è solo uno dei tanti esempi di
arroganza e insipienza progettuale dei nostri amministratori.
Ma nell'articolo della Bertanza ci hanno colpito soprattutto due cose.
Il consigliere Marcello
Delfino definisce il Comitato Cernaia come un comitato “con cui si
può dialogare, perché non è come altri comitati buoni solo per la
protesta”. E' una frase che sottintende un'idea della
partecipazione dei cittadini alla vita pubblica molto diffusa,
purtroppo, e della quale abbiamo più volte scritto: “io,
amministratore, magnanimamente ti concedo di esprimerti ma solo se
non rompi troppo le scatole”.
L'altra cosa che ci ha
colpito è la descrizione dell'atteggiamento dell'assessore, nonché
vice-sindaco, Ruggia “che per l’ora e mezza circa che ha
preceduto il suo intervento ha telefonato, chiacchierato, è uscito e
rientrato dall’aula, non dimostrando, a onor del vero, grande
interesse per i relatori che hanno parlato prima di lui”. E' un
atteggiamento tipico che abbiamo anche noi sperimentato in anni
recenti e rimanda al concetto di partecipazione di cui sopra:
“parlate, parlate, io ho già deciso e vado avanti per la mia
strada”. Né ci rassicura la promessa dell'assessore “che le
proposte del Comitato verranno discusse in un tavolo tecnico, ma
che l’Amministrazione si riserva di fare le proprie osservazioni”.
Ci auguriamo che al
Tavolo Tecnico le osservazioni dei validissimi e competenti
rappresentanti del Comitato Cernaia avranno altro ascolto e
considerazione.
giovedì 10 ottobre 2013
Quale modello di turismo per Porto Venere?
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È
un modello di turismo che ormai invade le strade e le piazze di tutte
le città d’arte in Italia. È un modello che percorre gli stessi
passi del vivere quotidiano fatto di cose consumate in fretta e
abbandonate.
Nelle
Linee programmatiche
di mandato per la legislatura 2013-2018
del sindaco Cozzani, per quanto riguarda il turismo, troviamo
purtroppo le stesse linee di principio. Certo cercando di sostituire
i turisti dei traghetti con quelli delle crociere di alto livello e
quelli che scendono dagli autobus con quelli a cui vendere pacchetti
turistici. Senza dubbio turisti con una maggiore possibilità
economica che quindi acquisterebbero beni di maggior valore, ma il
modello non cambia.
martedì 1 ottobre 2013
Partecipazione e Partecipate
Lo scritto che leggete
sotto è stato inviato dal nostro socio Corrado Giudici ai giornali,
cartacei e on line, della provincia della Spezia. Poiché non è
stato ancora pubblicato lo facciamo in questo blog ad ampliamento
delle altre considerazioni sulle Linee Programmatiche
dell'Amministrazione di Porto Venere già espresse
Premetto che personalmente
non ho alcuna animosità nei confronti dell'attuale Giunta e del
Sindaco di Porto Venere, con cui anzi ho già avuto, in qualità di
socio dell'Associazione Culturale Posidonia, due incontri che
volevano avere e hanno anche avuto, almeno nelle intenzioni, un
carattere di costruttiva collaborazione.
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Fatta questa premessa però
vorrei sottolineare che all'ordine del giorno, parecchio corposo, del
Consiglio Comunale del 25/09 vi sono deliberazioni di notevole
peso per le quali non mi pare sia stato intrapreso ed effettuato per
tempo alcun percorso "partecipativo", neanche
nell'accezione relativamente limitata contenuta nel Programma
Elettorale presentato da LA Lista Civica (vedi pag. 4, in particolare
comma 1: "La "partecipazione" non è, e non può
essere, un concetto astratto dietro il quale ci si può tutelare
quando si decide in nome di una comunità. La "partecipazione"
non è, e non può essere, uno strumento passivo che coinvolge gli
altri nell'approvare decisioni già prese.").
Ciò è grave in particolare
con riferimento alla "Proposta di Deliberazione delle Linee di
Governo per gli anni 2013 - 2018", che hanno, o dovrebbero
avere, carattere vincolante per l'Amministrazione, e alla "Proposta
di Deliberazione Indirizzi per le partecipazioni". Sulla prima
Proposta, per esigenze di spazio, non mi soffermo, limitandomi a
sottolineare l'assenza di qualsivoglia discussione pubblica. Sulla
seconda, alla luce anche dell'articolo comparso sul Secolo XIX di
lunedì 23 settembre, vorrei spendere qualche parola in più:
lunedì 30 settembre 2013
Note alle Linee Programmatiche dell'Amministrazione Comunale di Porto Venere
Nel
Consiglio Comunale del 25 settembre sono stati presentati dalla nuova
Amministrazione di Porto Venere le Linee programmatiche di mandato
per la legislatura 2013-2018 e il Piano generale di Sviluppo.
E'
un piano molto ambizioso che contiene i presupposti per un
cambiamento del volto di Porto Venere e degli altri due borghi
facenti parte del territorio comunale. E' un piano decisamente
rilevante che condizionerà sicuramente il futuro della comunità
che vi abita e che forse avrebbe dovuto essere coinvolta in un
progetto di tale portata. Come Associazione stiamo organizzando una
giornata di studio su “trasparenza e partecipazione nella pubblica
amministrazione” e in questo lavoro pensavamo di coinvolgere non
solo i cittadini interessati ma in particolare amministratori,
consiglieri e quanti, impiegati, responsabili, dirigenti della
pubblica amministrazione che da un simile confronto potrebbero
trovare interessanti spunti di riflessione per il proprio lavoro.
Il
sindaco Cozzani, in particolare si è dimostrato estremamente
interessato al nostro progetto ma le modalità attraverso cui il
Piano generale di sviluppo per il comune di Porto Venere sono venute
alla luce ed il modo in cui sono state rese pubbliche non ci fanno
sperare nulla di buono, e neppure nulla di nuovo.
Pubblico e privato
L’art.42
della Costituzione della Repubblica Italiana, commi 1 e 2, dice:
La
proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne
determina i modi di acquisto e di godimento e i limiti allo scopo di
assicurare la funzione sociale e renderla accessibile a tutti.
La
proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge e
salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale.
La
proprietà non è quindi una forma di sovranità sui beni, ma è un
diritto che deve armonicamente inserirsi nel più ampio contesto
sociale e non contrastare con esso. Per il proprietario vi saranno,
quindi, non solo diritti (o meglio facoltà, espressione del diritto
di proprietà), ma anche doveri, che renderanno il diritto di
proprietà non solo utile per il proprietario, ma anche per la
società
Le
Amministrazioni pubbliche dovrebbero quindi, nello svolgere il loro
mandato, vigilare che le loro decisioni riguardanti il coinvolgimento
dei privati siano sempre finalizzate a una funzione sociale e, quando
possibile, raggiungere un grado elevato di capacità gestionale della
struttura pubblica tale da potersi anche sostituire ad eventuali
interventi dei privati. Naturalmente tutto questo presuppone che la
politica riconquisti una sua moralità ed una autonomia dalle forze
economiche con cui deve interagire per poterle indirizzare.
giovedì 5 settembre 2013
Revocata la "delibera querela"
La precedente Amministrazione del Comune di Porto Venere nell'agosto del 2010 aveva approvato la Delibera di Giunta n. 155 in cui, rilevando “il pubblico interesse alla tutela dell’immagine dell’intera amministrazione comunale oggetto di una campagna diffamatoria senza precedenti”, si dava mandato ad un avvocato di “sporgere denuncia-querela nei confronti dei responsabili e dei rappresentanti delle associazioni” che, con scritti o interventi pubblici, “hanno rivolto ripetute accuse nei confronti del Sindaco e dell’intera amministrazione comunale”.
Di questa Delibera, detta
“delibera querela” o “delibera del bada a come parli”, che ha suscitato molto
scalpore tra le associazioni del Golfo (e non solo) per i caratteri
antidemocratici e censori che manifesta, hanno scritto Daniela Patrucco e Marco
Grondacci su Speziapolis e Marco Preve su Trenette e mattoni qui e qui
domenica 1 settembre 2013
Assemblea pubblica sulla Società Porto Venere Sviluppo S.r.l.
Si è tenuta martedì 27 presso il
Centro Sociale del Fezzano una assemblea popolare indetta dall'Amministrazione
Comunale allo scopo di illustrare la situazione della Porto Venere Sviluppo
Srl, società che ha come core business aziendale
la realizzazione del parcheggio con box auto in località Fezzano e sulla quale
abbiamo già scritto in questo blog. Il progetto approvato prevedeva 56 box
auto, divenuti poi a progetto concluso 82, 13 posti coperti e144 posti auto a
rotazione (di cui 12 esterni alla struttura).
Nel corso della serata sono
emersi fatti noti e alcuni sconosciuti.
domenica 23 giugno 2013
Amministrazioni & Associazioni
Le ultime elezioni di Portovenere sembrano aver segnato elementi di discontinuità con le passate Amministrazioni Comunali. Se non verranno tradite anche questa volta le promesse elettorali ci sarà localmente un clima politico nuovo in cui potranno essere coinvolte, ascoltate e valorizzate anche le associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio.
E’ però necessario e urgente
che l’Amministrazione aggiorni e completi i propri strumenti normativi
(Statuto del Comune di Porto Venere e
regolamenti applicativi)
definendo chiaramente quali
rapporti possano intercorrere con gli organismi di partecipazione popolare
presenti sul territorio.
Qui di seguito sono riportati
alcuni riferimenti legislativi e considerazioni che speriamo siano utili per
affrontare in modo costruttivo l’argomento.
L'articolo 8 del Decreto
Legislativo 267/2000, Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti
locali, recita al comma 1: “I comuni, anche su base di quartiere o di frazione,
valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di
partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme
associative sono disciplinati dallo statuto”; al comma 3 “Nello statuto
devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché
procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini
singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di
interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il
loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su
richiesta di un adeguato numero di cittadini.”
sabato 15 giugno 2013
Appunti
La nuova amministrazione che è stata eletta a maggio nel Comune di Porto Venere dovrà operare su molti versanti per correggere e cercare di annullare i danni che abbiamo più volte evidenziato nei nostri post, danni sociali, economici e, non ultimi, ambientali.
Dovrà riuscire a ridare ai cittadini fiducia nelle
istituzioni, certezza di essere ascoltati e desiderio di tornare a partecipare
alla gestione dei beni comuni, della cosa pubblica.
Per arrivare a ciò è necessario un forte cambiamento che ci
auguriamo, per il bene del nostro territorio e della nostra comunità, di vedere
messo in atto.
La nostra Associazione è nata da un’esperienza di
Urbanistica Partecipata che ha profondamente segnato il nostro modo di
accostarci alle problematiche dell’ambiente in cui viviamo.
La prima cosa che vorremmo vedere messa in atto dalla nuova
Amministrazione è proprio l’applicazione di una buona e corretta democrazia
partecipativa che si attua favorendo prima di tutto la partecipazione
dei cittadini alla gestione del territorio, bene comune per eccellenza, che non
è soltanto il suolo o la società ivi insediata, ma l’intero patrimonio fisico,
sociale e culturale, un valore aggiunto collettivo che troppo spesso viene
distrutto in nome di un astratto e illusorio sviluppo. La partecipazione attiva
dei cittadini fin dall’inizio di un qualsiasi procedimento è la condizione per
migliorare la qualità delle decisioni della Pubblica Amministrazione poiché le
rende più complete e motivate.
giovedì 6 giugno 2013
Osservazioni alla variante al PUO con valenza di PEEP - Fezzano
Nel post del 16 dicembre 2012 “A Porto Venere ancora costruzioni” avevamo commentato la variante al PUO con valenza di PEEP in località Fezzano, variante adottata nel Consiglio Comunale del 22 novembre 2012; avevamo annunciato che avremmo presentato Osservazioni e le avremmo poi rese pubbliche su questo blog. Grazie alla collaborazione e alle competenze di soci e membri del Comitato Tecnico Scientifico dell'Associazione Posidonia, abbiamo protocollato le Osservazioni che potete leggere integralmente qui di seguito.
Porto Venere 4 giugno 2013
OGGETTO: Osservazioni alla variante
al Progetto Urbanistico Operativo con valenza di PEEP di iniziativa pubblica
adottata nel Consiglio Comunale del 22
novembre 2012. Fezzano Sub-ambito R3.4 (Zona Ne6)
Premessa
Desideriamo ribadire e porre come
premessa a ogni altra osservazione, la nostra perplessità sulla necessità di
questo intervento edificatorio. Il Comune di Porto Venere non ha ancora
risposto al censimento sugli immobili sfitti o inutilizzati proposto da
Salviamo il Paesaggio nella primavera 2012 e non esiste una indagine comunale
sull'effettiva necessità di nuove abitazioni mentre è facilmente verificabile
come quasi i 2/3 delle abitazioni costruite recentemente siano ancora
invendute. L’intervento quindi si configura come un inutile ulteriore consumo
di suolo che avrà ripercussioni negative sulla qualità della vita degli
abitanti e sulla tenuta idrogeologica del nostro territorio.
Osservazioni
procedurali
Numero e caratteristiche soci della cooperativa e possibile danno
erariale
Da tempo l’Associazione Posidonia ha espresso dubbi e perplessità sulla
composizione degli elenchi dei soci delle cooperative assegnatarie. La variante
in oggetto è parte di un PUO per l’edificabilità in area R3.4 Ne6, area che, ai
sensi dell’articolo 5 del Regolamento Comunale, si è aggiudicata la Coop. La
Marinara dopo gara con altre cooperative ed esame dei requisiti da parte di
apposita Commissione (Deliberazione n. 202 del 18 dicembre 2008)
sabato 4 maggio 2013
Anonimi & C.
Marco Grondacci nel suo blog ha pubblicato un bellissimo e esauriente post
sulle carenze dello Statuto del Comune di Porto Venere in tema di
partecipazione e trasparenza. E' uno dei testi su cui stiamo lavorando, con la
nostra, ahimé, biblica lentezza, per farne uno o più post da pubblicare.
Leggiamo qui
che il post ha scatenato “accuse in tipico
stile mafioso” inviate da personaggi che si trincerano dietro l'anonimato.
Ci sono
a nostro parere due livelli su cui si deve intervenire per commentare
l'accaduto:
il
primo riguarda i contenuti o, meglio, la mancanza di contenuti, delle critiche
rivolte a Marco, il secondo la forma anonima in cui vengono espressi.
sabato 16 marzo 2013
La libertà di scegliere
La nostra amica e socia Sandra Allori ci ha inviato questa nota che condividiamo e pubblichiamo. Questo scritto ci ha stimolato riflessioni su quanto sta accadendo anche a livello locale, riflessioni che contiamo di pubblicare nei prossimi giorni
Soltanto chi è molto anziano sa, nel nostro Paese, cosa voglia dire non vivere in una democrazia. Per tutti gli
altri è normale andare a votare liberamente, scegliere i propri
rappresentanti sia a livello nazionale che locale. Diamo per scontata questa meravigliosa
libertà dimenticando che ancora oggi in molte nazioni non è così e che
anche in Italia è una conquista recente, ottenuta a prezzo altissimo.
Dovremmo forse ricordarci di più
questo, quando deponiamo la nostra scheda nell’urna: come sia importante quel
gesto, quella scelta derivata da un pensiero LIBERO e quell’affidare il nostro
futuro a chi ci rappresenterà.
giovedì 7 marzo 2013
Ciao Maria Clotilde
Dormivo e sognavo che la vita non era che gioia
Mi svegliai e vidi che la vita non era che servizio
Servii e compresi che nel servizio c’era gioia
R.Tagore Premio Nobel per la Poesia 1913
A Natale abbiamo ricevuto questa poesia
da Maria Clotilde, con queste stesse parole desideriamo salutarla e
ringraziarla.
Ciao Maria Clotilde, ti ricorderemo
Gli amici di Posidonia
giovedì 14 febbraio 2013
Strade negate 2
La storia di oggi segue quella sulla I traversa di via dell'Olivo pubblicata il 6 dicembre 2012 e riguarda ancora una traversa di via dell'Olivo, la II, che a noi risulta essere stata in parte sottratta
all'uso pubblico.
Come di consueto il racconto è basato su documenti a disposizione di
chiunque volesse prenderne visione.
Nell’elenco delle strade comunali extraurbane di Porto Venere, elenco del 1964 citato nel post precedente, compare una strada chiamata II traversa di via Olivo, lunga metri 200, in parte asfaltata e in parte a fondo naturale, che da via Olivo raggiunge Villa Vespa, la prima villa verso Punta della Castagna, dopo il complesso turistico balneare denominato Le Terrazze.
Nel 2003 la Società Immobiliare Lido di Porto Venere S.r.l. ottiene
dal Comune l’autorizzazione a costruire in zona Olivo ex cava Vespa una struttura
ricettiva balneare composta da 18 monolocali da adibire a R.T.A., un
ristorante-bar, un impianto sportivo con spogliatoi, piscina e cabine
spogliatoio.
Nella convenzione stipulata con il Comune la Società si obbliga, tra
altre cose, ad eseguire “viabilità interna pedonale e carrabile” e “parcheggi
ad uso pubblico coperti e esterni”, parcheggi che, secondo il progetto,
sono collocati davanti ai monolocali.
giovedì 17 gennaio 2013
Orgogliosi di essere mugugnoni
“Ci sono ambienti dell'economia e della società civile cittadina affezionati alla lamentazione e al mugugno, una "cultura" che rischia di essere letale con le sue tossine di rassegnazione e accidia.
Questo, e altro, scrive il Sindaco Massimo Federici nel suo
messaggio ai cittadini della Spezia.
Federici non è un unicum ma è espressione della casta dominante nel Golfo e nella Provincia, espressione di quella “cultura” che, con le sue tossine di autoreferenzialità, supponenza e antidemocraticità da molto tempo considera i cittadini sudditi che devono essere svegliati dal letargo solo quando devono votare.
Federici non è un unicum ma è espressione della casta dominante nel Golfo e nella Provincia, espressione di quella “cultura” che, con le sue tossine di autoreferenzialità, supponenza e antidemocraticità da molto tempo considera i cittadini sudditi che devono essere svegliati dal letargo solo quando devono votare.
A Federici hanno magistralmente
risposto Rino Tortorelli e Marco Grondacci con argomentazioni che condividiamo
in toto.
Vogliamo aggiungere qualche
considerazione rapportata al comune di Porto Venere.
Dichiariamo di essere orgogliosi delle accuse che
usualmente ci vengono rivolte, cioè di essere sempre ostili, di essere mugugnoni
senza essere costruttivi, di essere faziosi,
di spargere fango, di non condividere per partito preso le
politiche poste in atto sul territorio, ecc.
Tutte queste accuse derivano
dalla nostra esigenza di:
-
volere che venga valorizzata, come un bene
essenziale per la qualità della vita, la partecipazione che, nonostante la
cappa opprimente in cui siamo costretti a vivere, molti cittadini cercano di
praticare e allargare
- volere
che questa partecipazione venga effettivamente praticata dall’amministrazione
con chiare e condivise metodologie di attuazione e non con episodici e devianti
interventi (per esempio il Percorso partecipativo sull’Olivo divenuto poi
Percorso di ascolto attivo)
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